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Tassista stuprata a Roma, i colleghi vogliono lo sciopero

Tassisti romani sul piede di guerra dopo il pestaggio e la violenza sessuale subita da una collega: “Il nostro è un lavoro a rischio. Subito sciopero e corteo per chiedere maggiore sicurezza”.
A cura di Valerio Renzi
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Appena ieri sera si è diffusa la notizia che un uomo era stato portato in Questura perché sospettato di aver picchiato e abusato sessualmente di una loro collega, decine di tassiste si sono recate in via San Vitale. Un modo per manifestare la propria solidarietà alla 43enne rimasta vittima di Simone Borgese, che ha confessato di essere l'autore della violenza. Ora che il responsabile è in carcere, non si placano le polemiche sulla sicurezza per chi lavora sui taxi, tanto che diverse sigle sindacali paventano lo sciopero. "Giudichiamo positivamente l'arresto del responsabile dell'aggressione della nostra collega, ma l'emergenza sicurezza nella Capitale resta alta e il sindaco non va oltre le solite dichiarazioni di facciata", dichiarano il segretario nazionale dell'Ugl Taxi, Alessandro Genovese, e il coordinatore regionale Franco Popolini, commentando l'arresto dell'uomo responsabile dell'aggressione con violenza alla tassista, che è avvenuta venerdì scorso a Roma. "È assurdo – aggiungono – che si aspetti il verificarsi di fatti così drammatici per agire: per questo abbiamo deciso di indire, insieme alle altre organizzazioni sindacali, una giornata di sciopero con corteo cittadino per ricordare a tutti che la sicurezza e la legalità sono diritti imprescindibili".

Telecamere nei taxi e spray urticanti in dotazione

Il senatore del Partito democratico Stefano Pedica sostiene le richieste dai tassisti. "E' urgente varare subito delle misure di sicurezza per tutti i tassisti. La loro è una professione a rischio ed è necessario introdurre subito delle misure per tutelare la loro sicurezza, come l'installazione di webcam su tutte le auto – sottolinea Pedica – Bisogna prendere al più presto adeguate misure di sicurezza. L'uso delle telecamere sarebbe un buon deterrente contro i malintenzionati. Anche se, visto quanto successo a Roma, sarebbe anche il caso di pensare a strumenti di autodifesa, come gli spray urticanti".

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