Stupro Viterbo, oggi l’interrogatorio dei due di CasaPound: “Essendo ragazzi sono molto provati”
"Essendo due ragazzi di 19 anni sono molto provati e sono sotto choc. Sono stati travolti da questa situazione". Queste le parole rilasciate ai microfoni di Rainews dagli avvocati Domenico Gorziglia e Marco Valerio Mazzatosta, che difendono il consigliere comunale di CasaPound di Vallerano, Francesco Chiricozzi, e l'altro militante del movimento di destra accusati di stupro nei confronti di una donna di 36 anni. Oggi si terranno gli interrogatori di garanzia in tribunale e non all'interno del carcere Mammagialla di Viterbo, dove i due ragazzi hanno passato la loro prima notte. L'episodio a loro contestato risale al 12 aprile e decisive per l'accusa sono i video, realizzati proprio dagli indagati, in cui sarebbe documentata la violenza avvenuta al pub ‘Old Manners' di Viterbo. Nell'ordinanza di custodia cautelare il gip parla di "reiterati abusi sessuali" compiuti "in modo beffardo e sprezzante". I due risponderanno alle domande del gip Rita Cialoni, che ieri ha disposto per loro il carcere con le accuse di lesioni aggravate e violenza di gruppo.
CasaPound Viterbo: "Sicuri che prove scagioneranno i ragazzi"
A Vallerano il sindaco Adelio Gregori ha convocato per il pomeriggio una riunione di maggioranza. "Stiamo pensando di convocare un consiglio comunale straordinario per condannare l'accaduto e stiamo pensando a iniziative contro ogni forma di violenza", ha detto il primo cittadino all'AdnKronos. Il 19enne Francesco Chiricozzi era stato eletto con le liste di CasaPound alle scorse amministrative ed era consigliere comunale di opposizione. Ha già annunciato le sue dimissioni dalla carica, ma formalmente ancora non le ha presentate. Intanto i militanti di CasaPound Viterbo difendono i due ragazzi: "Non intendiamo partecipare alla gogna mediatica, già abilmente partita guarda caso insieme all'inizio della campagna elettorale, nei confronti di due suoi giovanissimi militanti. Il reato contestato è molto grave ed estraneo al nostro Dna e sarà la magistratura a dover decidere la colpevolezza o l'innocenza dei ragazzi, in base alla veridicità delle affermazioni della parte lesa. Nessuno di noi accetterà di sostenere chi gode a sbattere il mostro in prima pagina prima ancora di conoscere la realtà dei fatti".