Stupro di Viterbo, la lettera della madre di uno degli arrestati: “CasaPound ritrovo di falliti”
Aveva aggredito un ragazzo di Vignanello nel febbraio 2017 solo perché aveva pubblicato un meme contro CasaPound sui social. Per questo Francesco Chiricozzi, consigliere comunale del partito di estrema destra oggi in carcere con l'accusa di stupro, è stato denunciato e ha ancora in corso un processo presso il Tribunale dei Minori. All'epoca dei fatti la madre di Chiricozzi era rimasta molto scossa dall'accaduto e aveva scritto una lettera, intitolata "La banalità del male", in cui invitava le famiglie a stare attenti alle frequentazioni dei propri figli. Proprio per evitare che finissero a CasaPound. "Il fatto di avere un figlio sottrattomi in maniera subdola da quattro farneticanti di CasaPound, sia locale che provinciale, ritrovo di falliti e violenti che si cibano di luoghi comuni e scemenze varie, non esclude di farmi schierare dalla parte di Paolo (la vittima del pestaggio) e di sua madre che conosco personalmente e con cui mi scuso per ciò che ha dovuto subire".
Stupro di Viterbo, l'appello della madre di Chiricozzi
"‘La banalità del male’ colpisce sempre e vedere come trasforma i propri figli, toglie il respiro. So per certo che questi quattro deficienti hanno bisogno di visibilità per esistere e per sentirsi appagati. Togliamogliela e isoliamoli il più possibile. Devono stare da soli e cibarsi le loro Acca Larentia, le ‘loro’ foibe, le spade di Thor, le loro cinghiamattanze, i loro falsi miti romani. Dico alle mamme di controllare i loro figli. So per certo che ci sono nuove prede attratte dal miele di questi quattro soggetti deliranti. Non li fate avvicinare a loro". La lettera è stata riportata dal quotidiano online Il Viterbese. Chiricozzi si trova adesso in carcere. Nell'ordinanza scritta dal giudice per le indagini preliminari per motivare la custodia cautelare, emergono particolari agghiaccianti: le violenze sulla donna sono durate oltre tre ore. È stata picchiata, insultata e minacciata di morte. Licci e Chiricozzi avrebbero poi inviato il video degli abusi in una chat di Blocco Studentesco. La clip è arrivata anche al padre di Licci, che gli avrebbe consigliato di cancellarla subito e resettare il telefono.