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Strage di Latina: gli aggiornamenti

Strage Latina, telefonata tra Capasso, moglie e la figlia Alessia: “Non farmi male papà”

Strage di Cisterna di Latina, le telefonate di Luigi Capasso la moglie e una delle due figlie uccise dall’appuntato dei carabinieri, Alessia.
A cura di Redazione Roma
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A a “Pomeriggio cinque”, in esclusiva, Barbara d’Urso ha trasmesso una telefonata che, lo scorso 9 dicembre, Luigi Capasso ebbe con la moglie Antonietta Gargiulo e la figlia maggiore Alessia. Il carabiniere napoletano che martedì scorso ha ammazzato le due figlie e ferito gravemente la consorte registrava spesso le conversazioni con la moglie e questo faceva parte della sua ossessione.

"E io col matrimonio sedici anni come sono stata? Dimmi sono stata felice sedici anni di matrimonio? Sono stata felice? Sono stata svergognata, tradita, maltrattata, picchiata… Sul posto di lavoro svergognata da tutta Cisterna come una che non se lo merita, perché lo sai che non me lo meritavo…" Così dice tra le altre cose Antonietta al marito, che telefona per chiedere alla figlia Alessia se vuole andare con lui a vedere Parco luminarie di Ariccia.

Di seguito la trascrizione della 1° parte della telefonata che vede coinvolte: Antonietta Gargiulo, la figlia Alessia e Luigi Capasso.

Antonietta: «Pronto?»
Luigi: «Puoi parlare?»
Antonietta: «Di che cosa?»
Luigi: «Senti un attimo, ho dei biglietti per andare a vedere il Parco Incantato delle luminarie di Ariccia… non è che faresti venire le bambine per farglielo vedere?»
Antonietta: «Se vogliono, mica che io le obbligo…»
Luigi: «No, no…»
Antonietta: «Io glielo dico sempre, se volete vedere papà, se lo volete chiamare o lo volete sentire…»
Luigi: «Mi ci fai parlare… per favore con Alessia? »
Antonietta: «Se la devono sentire loro… »
Luigi: «Lo so, ci posso parlare un attimo? »
Antonietta: «Ale, vuoi parlare con tuo padre che ti deve chiedere una cosa? Dai, ti chiede solo una cosa, su…»
Alessia: «Pronto?»
Luigi: «Ciao Alessia, senti ho dei biglietti per andare a vedere le luminarie qui al Parco di Ariccia, ti farebbe piacere andarle a vedere domani pomeriggio con me? »
Alessia: «Domani pomeriggio? »
Luigi: «Si, dopo che hai fatto l'ACR con papà… se vuoi pure sul tardi… Esci con le ragazze…»
Alessia: «Non lo so…»
Luigi: «Non… non ti preoccupare di papà non ti faccio niente, ho bisogno pure io di…»
Alessia: «Lo so che tu non mi faresti mai del male…»

Luigi: «No, mai mai, a papà… »
Alessia: «lo so… però non lo so, cioè subito, così…»
Luigi: «Alessia se mai proviamo a stare insieme mai, mai sappiamo se stiamo bene o no… »
Alessia: «Però da soli io non…»
Luigi: «No, tu, Martina, se mamma vuole venire, io non… Digli pure a mamma se vuole venire per me è uguale, chiediglielo “mamma vuoi venire pure tu?” Mi farebbe piacere, se vi va, lo sai, ci tengo a voi… non mi sono dimenticato e ci tengo a voi lo sai! »
Alessia: «Guarda, ti faccio sapere dopo…»
Luigi: «Va bene passami mamma per favore, grazie a papà!»
Antonietta: «Pronto?»
Luigi: «Senti, se vi fa piacere vi vengo a prendere e mi dite a che ora volete venire… Antò, io non ti farei mai del male, già te ne ho fatto io…»
Antonietta: «Ma stai registrando?»
Luigi: «No, non sto registrando, non sto registrando… puoi fare quello che vuoi Tonia, mi puoi dire quello che vuoi…»
Antonietta: «No, io non ho niente da dire… lo sai come la penso… Io te l’ho detto fin dall'inizio: con la separazione forse recuperavi i buoni rapporti con me, perché adesso non è che non mi fidi di te, io non mi fido più di nessun uomo al mondo! »
Luigi: «Tonia io…»
Antonietta: «Ora sto tranquilla con le mie figlie a riprenderci perché… Io-Sto-Male!»

Di seguito la trascrizione della 2° parte della telefonata che vede coinvolti solamente Antonietta Gargiulo e Luigi Capasso.
Antonietta: «Allora io ci ho messo una settimana per riprendermi, ho un cuore mio da ricostruire, 20 anni di sogni, desideri e speranze distrutti…»
Luigi: «Tonia…»
Antonietta: «Allora, non mi far dire sempre le stesse cose, io adesso voglio la separazione…»
Luigi:«Eeeeh…»
Antonietta: «Stai male io me lo immagino, nessuno è contento… però tu sai tutta la verità, tu sai tutto quello che io ho fatto per te…che cosa ho consentito»
Luigi: «Tonia, io te lo dico e te lo ripeto.. ».
Antonietta: «Sai tutto… sai ti manca fare l’albero di Natale, purtroppo dovevi perdere tutto per capirlo? E quante volte, quanti alberi di Natale ti sei fatto sul divano che ti dovevo pregare come Gesù Cristo in croce…»
Luigi: «Tonia…»
Antonietta: «Allora io, spero che tu veramente faccia un percorso, e diventi… l’uomo migliore che tu puoi essere perché tu di base ce le hai le qualità, però c’hai tante problematiche, tante problematiche…»
Luigi: « Va bene… Tonia, allora, io ho capito tutti gli errori miei, verso di te, verso le bambine, verso tutto quello che vuoi tu… Se tu con la separazione reputi che stai bene, io te l’ho detto…T’ho dato l’accordo l’altro giorno..».
Antonietta: «…E io col matrimonio sedici anni come sono stata? Dimmi sono stata felice sedici anni di matrimonio? Sono stata felice? Sono stata svergognata, tradita, maltrattata, picchiata… Sul posto di lavoro svergognata da tutta Cisterna come una che non se lo merita, perché lo sai che non me lo meritavo… »
Luigi: «No, no, no… »
Antonietta:«E io secondo te sedici anni col matrimonio che ho avuto…»
Luigi: «Tonia ci stanno…»
Antonietta: «Perché non è solo l’episodio qua fuori, io e te sappiamo la verità… Perché se era una volta che è successo, dici “io mi sto curando”… Ma non… Io e te la sappiamo la verità… »
Luigi: «Tonia… tanto io non…»
Antonietta:«Poi se l’hai capito mi fa solo piacere perché, se tu diventi la persona migliore che puoi essere, io sono solo felice di…»
Luigi: «Ma io senza di voi non riesco…»
Antonietta:«Di vederti un padre, un padre migliore…»
Luigi: «Dammi la possibilità di avvicinarmi alle bambine… Per favore… »
Antonietta: «Ma non te la devo dare io la possibilità…»
Luigi: «Eh… allora… No… vuoi venire? Vuoi venire con.. ».
Antonietta: «Ma allora se io vedo mia figlia in ansia impaurita…»
Luigi: «Per favore…»
Antonietta: «Io non la obbligherò a fare niente perché tu le hai obbligate, le hai obbligate per anni a fare cose che non volevano, io non obbligo più nessuno…»
Luigi: «Tonia, ascoltami, per favore…»
Antonietta: «Mi dispiace…»
Luigi: «Era soltanto…»
Antonietta: «Io prego…Sappi che io e loro, questo le obbligo, a pregare per te…Questo glielo dico…»
Luigi: «Grazie…»
Antonietta: «…Pure una Ave Maria per papà la dovete dire sempre»
Luigi: «Pure io prego per voi, prego per la nostra famiglia»
Antonietta: «E poi i progetti di Dio e il futuro stanno nelle mani di Dio»
Luigi: «Va bene…»
Antonietta: «Avevi tutto, avevi tutto…»
Luigi: «Tonia…»
Antonietta: «Due figlie intelligenti, una moglie che ti stra-amava, ti adorava, capito?! Che mi pigliano pure per il ****, dice “ma questo è il marito che ti portavi in cielo?”… E me devo stare anche zitta perché hanno ragione, capito? Mi prendono pure per il **** alla fine…»
Luigi: «Va beh…»
Antonietta: «…Che io sono solo la deficiente che ti ha stra-amato… Sbagliato… E quindi… Adesso penso a me e alle mie figlie come stanno, perché ho dato la mia vita per te! Ho dato la mia vita, e davanti a Gesù, cammino a testa alta…Mi dispiace…Hai superato tutti i limiti…»
Luigi: «Va bene…Grazie… »
Antonietta: «Va bene…»
Luigi: «Buona serata… Ciao! »
Antonietta: «Prego, ciao, pure a te .. ».

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