Si cercano nel Tevere i corpi delle gemelline Sara e Benedetta: le ricerche fino al mare
"Faremo di tutto per cercare queste bambine. Stiamo lavorando notte e giorno. Abbiamo delle squadre e questa notte i sommozzatori hanno lavorato senza mai interrompersi su e giù per il fiume. Abbiamo allargato l'area delle ricerche, scandagliando il fiume con degli strumenti che ci fanno passare al setaccio anche il fondo fangoso", raccontano gli uomini dei vigili del fuoco e della polizia impegnati sul tratto di fiume Tevere che va dal centro della città alla foce, per cercare i corpi di Sara e Benedetta, le due gemelle di appena cinque mesi assieme alle quali la mamma si è gettata ieri mattina nell'acqua da Ponte Testaccio. Il corpo di Giuseppina Orlando, 38 anni, è stato rinvenuto attorno alle 12.00 di ieri all'altezza di Ponte Marconi. Delle piccole nessuna traccia.
Ormai sulla dinamica dei fatti non sembrano esserci dubbi: la donna, reduce da una gravidanza trigemellare difficile, al termine della quale ha perso una delle bambine, ha deciso deliberatamente di gettarsi nel Tevere con le sue due bambine in braccio. Con quattro gommoni i sommozzatori impegnati nelle ricerche scandagliano il fiume con appositi strumenti. In azione anche due elicotteri e personale specializzate.
Intanto continuano le indagini per chiarire il contesto in cui la tragedia è maturata. La donna sarebbe stata reduce da un forte stress post parto: con il marito si era trasferita nella capitale, in un appartamento di Testaccio, dal Molise, proprio per poter essere seguita durante la gravidanza in adeguate strutture ospedaliere. Il marito, Francesco Di Pasquo, ha raccontato di essersi svegliato poco dopo le 6.00 e di essersi reso conto che in casa la moglie e le due figlie non c'erano più: "Sembrava che andasse tutto bene. Non avevo capito che mia moglie soffriva, non riesco a darmi pace".