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Sean Cox, la moglie del tifoso irlandese in coma dopo Roma Liverpool: “Abbiamo bisogno di fondi”

La moglie di Sean Cox, il tifoso irlandese colpito alla testa durante gli scontri tra tifosi della Roma e del Liverpool, ha rilasciato un’intervista in cui ha raccontato com’è diventata la loro vita ora. L’uomo ha riportato danni permanenti al cervello e avrà bisogno di cure per il resto della vita.
A cura di Natascia Grbic
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Quasi un anno fa, il 24 aprile 2018, Sean Cox veniva colpito alla testa durante gli scontri tra tifosi della Roma e del Liverpool prima della semifinale tra le due squadre fuori dall'Anfield Stadium, in Inghilterra. L'uomo è stato in coma diverso tempo e sta ancora scontando le conseguenze del colpo alla testa ricevuto: ha iniziato a mangiare e bere da solo, ma i danni sono molto gravi, tanto che la memoria a breve termine non funziona ed è ricoverato da quasi un anno in una clinica specializzata.Per l'aggressione al tifoso irlandese è sotto processo un tifoso romanista di trent'anni, attualmente agli arresti domiciliari. Il ragazzo è accusato di aver colpito Sean Cox: deve rispondere del reato di lesioni gravissime. Intanto il supporter dei Reds ha riportato danni permanenti al cervello, ed è improbabile che torni alla sua vita di prima. Martina Cox, la moglie dell'uomo, ha rilasciato un'intervista ieri all'Irish Times, in cui ha raccontato le difficoltà avute in questo periodo, soprattutto dal punto di vista economico. I due avevano una vita bellissima: sposati da trent'anni, tre bambini, una casa acquistata diciotto anni fa e una che stavano per comprare in Portogallo, paese amato da entrambi. Adesso Martina Cox ha dato fondo a tutti i risparmi di una vita per aiutare il marito nella riabilitazione.

La partita tra le Liverpool Legends in onore di Sean Cox

"Avrà bisogno di cure continue per il resto della vita, la sua memoria a breve termine forse non tornerà, anche se ricorda un sacco di cose del passato". L'uomo si è svegliato dopo il coma, ma i danni permanenti al cervello purtroppo rimarranno per sempre. E così la vita della famiglia è cambiata per quei 17 secondi di follia davanti all'Anfield Stadium, soprattutto perché Sean ha bisogno di cure continue e non può tornare a casa. "Vivere qui senza Sean, è orribile, ci manca così tanto. Soprattutto nelle cose di tutti i giorni: l’idea che Sean abbia perso così tante tappe della vita familiare mi uccide. Sono arrabbiata, ma evito di sprecare energie per questo: ho troppo da fare per aiutare Sean e i miei figli. Ogni giorno mi sveglio e mi chiedo se è successo davvero: è molto dura". In questo momento Sean Cox è ricoverato al National Rehabilitation Hospital a Dún Laoghaire, ma a giugno dovrebbe lasciare la struttura. E Martina sta cercando di raccogliere fondi per farlo trasferire in un altra clinica nel Regno Unito. Intanto il 12 aprile ci sarà una partita dedicata a lui all'Aviva Stadium dove si affronteranno le Liverpool Legends: l'intero incasso del match andrà a lui e servirà per supportarlo nelle cure. E in quest'occasione, a Sean Cox sarà consentito di lasciare la NRH per assistere alla partita.

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