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Sciopero dei trasporti a Roma venerdì 12 gennaio: a rischio bus e metro, le fasce di garanzia

Domani sciopero dei trasporti a Roma: a rischio bus e metro per 24 ore. Lo sciopero è stato indetto da Usb, Orsa e Faisa Confail contro l’accordo siglato da Cigl, Cisl e Uil con Atac, e il nuovo piano industriale varato dal Campidoglio in vista del concordato preventivo. Saranno rispettate le consuete fasce di garanzia.
A cura di Valerio Renzi
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Rischio paralisi domani in città, per lo sciopero di 24 ore del trasporto pubblico locale che coinvolgerà i bus Atac e di Roma Tpl, tutte le linee di metropolitana e le ferrovie urbane Roma-Lido, Roma-Viterbo e Termini-Centocelle. Venerdì 12 gennaio incroceranno le braccia conducenti e autisti. L'agitazione è stata indetta dai sindacati Usb, Faisa Confail e Orsa originariamente per lo scorso 5 dicembre, per venire poi differita dal prefetto Paola Basiloni.

Sciopero trasporti: le fasce di garanzia

Saranno rispettate le consuete fasce di garanzia per consentire gli spostamenti essenziali verso le scuole e i luoghi di lavoro, con il servizio che sarà attivo fino alle 8 e 30 e dalle 17 alle 20. Nello scorso anno a Roma sono stati 18 gli scioperi dei trasporti indetti dalle diverse sigle sindacali.

Le ragioni della mobilitazione

I sindacati scioperano contro il nuovo piano industriale collegato alla procedura di concordato preventivo, che prevede tra l'altro un aumento delle ore di lavoro per conducenti e autisti, secondo un accordo siglato dai sindacati confederali Cgil-Cisl-Uil e dalla Faisa Cisal. “La messa all’asta degli immobili di proprietà al miglior offerente, senza nemmeno modificarne la destinazione d’uso, non contribuirà al risanamento del debito e sarà una goccia nel mare – si legge in una nota dell'isba – mentre l’inserimento delle 39 ore aumenterà lo stress psicofisico del personale operativo, aggravandone le già precarie condizioni lavorative e non servirà né al risanamento economico societario, né migliorerà l’efficienza del servizio”.

“Le scelte fatte dal Campidoglio sul Trasporto Pubblico Locale di Roma continuano a ricadere sui lavoratori, gli unici incolpevoli delle incapacità gestionali di Atac e della Roma Tpl scarl, dove ci si avvia a delle gare che daranno in mano il servizio a più vettori senza dare certezze ai lavoratori che ancora oggi, ogni fine mese, devono elemosinare i propri stipendi”, conclude la principale sigla del sindacalismo di base promotrice dell'agitazione.

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