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Dalla giunta Raggi via libera alla vendita di sette depositi e rimesse Atac per fare cassa

Via libera da una memoria della giunta Raggi alla vendita di sette aree e rimesse Atac alcune tuttora in uso e altre ormai abbandonate da anni. L’operazione è pensata “liberare risorse” per nuovi investimenti in vista dell’appuntamento con i giudici per il concordato preventivo per evitare il fallimento dell’azienda. Ma sono molti i dubbi sull’operazione.
A cura di Valerio Renzi
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È ufficiale, con una memoria di Giunta la maggioranza di Virginia Raggi ha autorizzato la vendita di ben sette immobili di Atac, dando mandato al Dipartimento Programmazione e Attuazione Urbanistica, assieme al Dipartimento Mobilità e Trasporti, di "consentire che possano essere alienati i complessi immobiliari di proprietà di Atac Spa mantenendo l'attuale destinazione urbanistica, privilegiandone la vocazione a servizi pubblici urbani"

Le 7 aree e immobili Atac che finiranno sul mercato

L'obiettivo è quello di "liberare risorse per gli investimenti", ovvero per arrivare all'appuntamento con i giudici che dovranno dare il via libera al concordato preventivo per evitare il fallimento dell'azienda (gravata da più di 1 miliardo di debiti), con un piano industriale che metta disposizione nuove risorse. Ad essere messi in vendita sono le ex rimesse ‘Vittoria di piazza Bainsizza, ‘San Paolo' di via Alessandro Severo, l'ex deposito di piazza Ragusa, l'area Centro Carni di via Severini e quella Garbatella di via Libetta, la rimessa di via di Portonaccio e quella ‘Trastevere in viale delle Mura Portuensi ancora in uso.

Punti interrogativi sul programma di vendita

I contorni dell'operazione – per ora solo virtuale – ancora non sono chiari. Prima di tutto: chi sarebbe interessato all'acquisto di un immobile per destinarlo a "servizi pubblici urbani" se non lo stesso soggetto che gli eroga, ma che in questo caso è anche proprietario dell'aree in oggetto?Inoltre alcuni dei depositi di cui si valuta la vendita sono tutt'ora in uso (come la rimessa di Portonaccio, una delle più grandi in città). Il paradosso potrebbe essere il prefigurarsi della vendita delle aree a soggetti terzi per fare cassa e poi affittarle nuovamente.

Rimessa Atac di piazza Ragusa: la proposta dei comitati

Il deposito di piazza Ragusa, in VII Municipio, è al centro di una proposta di riconversione della rete di associazioni, comitati e forze sociali ‘Cinecittà Bene Comune', che ha presentato un progetto e una raccolta firme contro la ‘svendita' della struttura. "L’idea progettuale prevede la riconversione ecologica di tutta la struttura: l’obiettivo è quello di realizzare un polo ecologico in grado di offrire il servizio di trasporto pubblico per il centro storico e per le aree urbane limitrofe – si legge in una nota di Cinecittà Bene Comune – valorizzando la tutela dell’ambiente e la promozione di una mobilità alternativa al servizio del traffico locale e di quello indotto dalla vicina stazione Tuscolana, rilanciando i livelli occupazionali, e riqualificando e selezionando in termini di ecosostenibilità l’offerta in risposta alla crescente domanda di mobilità". Il recupero della struttura "La riattivazione della struttura inoltre permetterebbe alla piazza antistante di non cadere in situazioni di degrado e abbandono, garantendo un ritorno in termini di sicurezza sociale per tutta l’area circostante in previsione anche dell’apertura notturna della struttura, tornando così ad una storica funzione sociale del deposito, aprendo parte degli spazi a comitati ed associazioni"

Lucha y Siesta: Atac vuole vendere la casa delle donne

Rimane aperto poi il caso di Lucha y Siesta, la casa delle donne nata in un palazzo occupato di proprietà proprio di Atac. Alcune settimane fa le attiviste che animano lo spazio – diventato una casa rifugio per donne vittime di violenza, un centro di ascolto e uno spazio culturale – hanno lanciato l'allarme denunciando la volontà di Atac di vendere lo stabile, e lanciando un appello per salvare la loro esperienza.

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