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Salvini mostra Roma dal tetto del Viminale e sogna un sindaco della Lega

Sempre più spesso il leader della Lega e ministro dell’Interno Matteo Salvini interviene sulle vicenda della capitale. Il sogno che accarezza è quello di un sindaco leghista per la capitale, di far partire da qui lo sfondamento per la conquista del Sud. E a novembre si attende la sentenza per la sindaca Virginia Raggi che, in caso di condanna, potrebbe riportare la città alle urne.
A cura di Valerio Renzi
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Per la sua ultima diretta fiume su Facebook, lunghi monologhi con elettori e cittadini a cui ormai il ministro ci ha abituato, Matteo Salvini è salito sul tetto del Viminale mostrando il panorama della Città Eterna dall'alto. Incurante della pioggia, all'occorrenza armato di ombrello, il leader della Lega e vicepremier ha raccontato come di consueto le ultime novità sul Governo del cambiamento, risposto agli attacchi sulla manovra economica e rassicurato bonariamente i suoi detrattori "ma quale ritorno del fascismo" è solo "buonsenso": "Lì c'è l'Altare della Patria, posso farlo vedere senza essere accusato di nostalgie fasciste?".

A Salvini Roma piace, e la utilizza come cornice per il suo comizio digitale. Ma c'è di più: la capitale è sempre più insistentemente nei suoi pensieri, da qui sogna di far partire lo sfondamento della Lega al Sud. Nelle ultime settimane in due occasioni ha attaccato, assumendo il punto di vista del cittadino che vive la città con i suoi mille disagi, la sindaca Virginia Raggi, noncurante che sia espressione del suo alleato di Governo.

"Da utente della città di Roma penso che, soprattutto i romani, dalla Raggi si aspettavano molto e molto di più: ogni giorno in macchina è un rally. La città potrebbe essere più bella, più pulita e ordinata", ha dichiarato dal palco di Atreju ospite di Giorgia Meloni. E ancora quattro giorni fa dai microfoni Rtl una dichiarazione quasi fotocopia, dimostrazione che gli attacchi non sono un caso, concedendosi anche un po' di romanesco: "In democrazia scelgono i cittadini, non dovete chiedere a me un giudizio ma ai romani, molti dei quali si lamentano. Io giro l'Italia tutti i giorni. Si può fare di più? Sicuramente sì, ‘avojà, certo che sì".

Il  mese prossimo arriverà la sentenza sul procedimento che vede la sindaca Virginia Raggi imputata per falso. In caso di condanna ogni scenario sarebbe aperto, anche quello che la città torni alle urne. E in quel caso la Lega di Salvini, che da tempo sta organizzando le sue truppe nella capitale accogliendo transfughi dagli altri partiti del centrodestra, sognando di poter esprimere il candidato sindaco del centrodestra unito. Un'ipotesi rigettata da un infastidito Fabio Rampelli, senatore romano di Fratelli d'Italia che ha ribadito: "La scelta del nome è naturale che tocchi a Fratelli d'Italia". Ma anche se la sindaca rimanesse in sella fino a fine mandato, come pronosticano i più, la linea è tracciata: salire le scale del Campidoglio da vincitore

Nei prossimi giorni Salvini terrà il suo prossimo show nei panni da ministro ancora una volta a Roma: "Entro ottobre guiderò personalmente la ruspa che abbatterà la villa abusiva dei Casamonica a Roma. Non vedo l'ora di raderla al suolo per restituirla alla comunità". Ruspe e panorami dalle terrazze dei palazzi del centro. La Lega è decisa a mettere le tende a Roma, se non per conquistarla almeno per rimanerci.

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