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Salvini a Torpignattara dopo l’assalto al gazebo: piazza blindata e contestazioni

Dopo l’assalto al gazebo della Lega lo scorso sabato durante le consultazioni per le elezioni comunali, Matteo Salvini va a piazza Roberto Malatesta a Torpignattara. Piazza blindata, da una parte gli attivisti dei centri sociali, dall’altra i rappresentanti di “Noi Con Salvini”. Qualche momento di tensione all’arrivo del leader del Carroccio.
A cura di Valerio Renzi
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Matteo Salvini si è recato oggi in piazza Roberto Malatesta a Torpignattara, dove lo scorso sabato un gruppo di 20 antagonisti con il volto coperto ha assaltato il gazebo delle primarie indette dalla Lega nella capitale. Per tutelare la visita del leader del Carroccio un imponente schieramento di forze dell'ordine in assetto antisommossa, camionette e addirittura un idrante, in piazza già dalla mattina presto. In piazza qualche centinaio di attivisti dei centri sociali e dei movimenti di lotta per la casa, venuti a dare il loro benvenuto a leghista. "Lega ladrona, Roma non perdona", "Fuori i razzisti dai nostri quartieri", alcuni degli slogan e dei cartelli dei manifestanti. Qualche momento di tensione, da una parte il gazebo di "Noi Con Salvini", dall'altra gli attivisti, in mezzo le forze dell'ordine che tengono a distanza i manifestanti

Salvini, come di consueto, risponde per le rime alle contestazioni: "La ruspa è troppo poco per i balordi dei centri sociali". E ancora: "Facciamogli una foto, poverini sennò non se li fila nessuno". "Se c'è qualche violento, il posto dei violenti è la galera non è la piazza – ha spiegato Matteo Salvini – Roma è una città con tanti problemi da risolvere, c'è l'imbarazzo della scelta, dalla sporcizia alle buche all'immigrazione, la metropolitana, gli asili. Quindi, se uno non è d'accordo con le idee e le ricette della Lega e di Salvini è liberissimo di esserlo, basta che non meni le mani e non disturbi altre persone che invece vogliono semplicemente raccontare, farsi ascoltare, proporre".

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