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Roma, torna pubblicità antiabortista che insulta le donne: “Cara Greta salviamo i cuccioli d’uomo”

Questa mattina sui muri di Roma è tornato il manifesto antiabortista di Provita Onlus: un feto gigante è apparso su via Tiburtina con la scritta “Cara Greta, se vuoi salvare il mondo salviamo i cuccioli d’uomo”. Si tratta dell’ennesima provocazione dell’associazione contro la libertà di scelta delle donne.
A cura di Natascia Grbic
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Un enorme cartellone pubblicitario che prende tutta la fiancata di un palazzo su via Tiburtina. Un feto gigante e la scritta "Cara Greta se vuoi salvare il pianeta, salviamo i cuccioli d’uomo. Scelgolavita". È questa l'ennesima provocazione di Provita Onlus, l'associazione cattolica integralista organizzatrice della marcia per la vita e promotrice del discusso World Congress of Family. "Questa mattina, a Roma è tornato Michelino!", scrive Provita Onlus in un post su Facebook. Michelino è il nome che l'associazione ha dato al feto, raffigurato all'undicesima settimana, e che è diventato il simbolo della campagna antiabortista di Provita. Non è la prima volta che la onlus compie queste provocazioni: ad aprile del 2018 un enorme cartellone pubblicitario con il feto gigante era apparso in via Gregorio VII – sempre a Roma – con la scritta "Già ti succhiavi il pollice. Ora sei qui perché la tua mamma non ha abortito". Scritte offensive nei confronti delle donne che sono state mal digerite dall'opinione pubblica, che si è subito attivata per far rimuover il manifesto.

I legami tra Provita e Forza Nuova

Provita è una delle onlus prolife più influenti d'Italia. Ogni anno organizza la marcia per la vita ed è tra le promotrici del World Congress of Family che quest'anno si è tenuto a Verona cui hanno partecipato esponenti dell'estrema destra mondiale . Il Congresso delle Famiglie ha avuto il patrocinio del ministero della Famiglia di Lorenzo Fontana. Provita è un'associazione che nega il diritto delle donne ad abortire (anche in caso di stupro) e a decidere della propria vita e del proprio corpo. Tra i suoi punti cardine, la lotta alla cosiddetta "ideologia gender", al femminismo, all'omosessualità, al divorzio e all'utero in affitto. Non riconosce altre famiglie al di fuori di quelle unite in matrimonio e formate da un uomo e una donna. Ma Provita è balzata diverse volte agli onori delle cronache anche per i suoi legami con Forza Nuova, l'organizzazione di estrema destra che negli ultimi giorni aveva detto che avrebbe impedito a Mimmo Lucano di parlare all'università La Sapienza di Roma. Nonostante si definisca "apolitica e apartitica", infatti, Provita e Forza Nuova hanno molto in comune: a partire da un cognome, che è quello di Fiore. Il leader della onlus, infatti, è Alessandro, figlio di Roberto Fiore e leader del partito di estrema destra. Roberto Fiore è anche un grande amico di Toni Brandi, il presidente di Provita, e partecipa a tutte le manifestazioni indette dalla onlus. Tutte casualità, secondo loro. Casuale anche che l'azienda che distribuiva il notiziario di Provita, Rapida Vis, avesse sede legale in via Cadlolo 90. La stessa di Forza Nuova.

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