Roma, continua il processo a Valentino, l’untore dell’Hiv
Al processo parlano le donne che ebbero rapporti con Valentino, il cosiddetto "untore dell'Hiv" accusato di epidemia dolosa e lesioni gravissime. Per l'accusa il 32 enne avrebbe contagiato, volontariamente, con l'Hiv decine di sue partner. Durante la quarta udienza
hanno testimoniato diverse donne contagiate dall'uomo e alcuni dei rispettivi compagni, anche essi oggi sieropositivi.
Valentino chattava su Badoo e Netlog con lo pseudonimo di "Harty Style" e lì cercava di conosceva le ragazze. Era conscio del fatto di essere sieropositivo all'Hiv. Lo scorso anno fu rigettata la richiesta di arresti domiciliari: "Tutto lascia indicare che l'indagato se posto agli arresti domiciliari, sicuramente, attiverebbe quei contatti telefonici e telematici che gli hanno permesso di compiere altri reati, con nuovi incontri diretti a produrre nuove trasmissioni del virus dell'Hiv", scrisse il giudice rigettando la richiesta.