Roma avrà un assessorato alla legalità: in giunta arriva il giudice Alfonso Sabella
Dopo il no del pm in pensione Giancarlo Caselli, il giudice Alfonso Sabella è il nome scelto da Ignazio Marino per svolgere il ruolo di assessore alla Legalità. Sabella, agrigentino di 52 anni, entrerà così nella giunta di Roma Capitale per dare un segnale forte all'indomani dell'inchiesta su Mafia Capitale. "Sono venuto a incontrare il vicepresidente del Consiglio superiore della magistratura- ha detto Marino- perché sono nelle fasi finali di orientamento per la costituzione della nuova giunta e sento la necessità di una figura di straordinaria professionalità nel settore della legalità e del contrasto alla criminalità". Marino ha poi aggiunto: "Sono venuto per un confronto con una persona che stimo moltissimo e che occupa un ruolo di istituzionale- ha aggiunto il sindaco- dal quale dipende l'autorizzazione nel caso di trattasse di un magistrato. La decisione ci sarà spero in tempo brevissimi".
Alfonso Sabella "il Cacciatore di mafiosi"
Dopo il si di Sabella a decidere sarà il Consiglio superiore della Magistratura che dovrà concedere il distacco del magistrato. Sabella è stato in prima fila nella lotta alla mafia: le indagini da lui dirette hanno portato alla cattura di boss della caratura di Leoluca Bagarella, Giovanni Brusca e Pasquale Cuntrera, al tempo del pool antimafia di Palermo guidato all'epoca da Giancarlo Caselli. "Il cacciatore di mafiosi", come si intitola un libro da lui scritto ha lavorato negli anni '80 con Giovanni Falcone, per poi passare a dirigere il Dap (Dipartimento di Amministrazione penitenziaria) ai tempi del G8 di Genova, incarico da cui fu rimosso da l'allora ministro della Giustizia Roberto Castelli. Non è il primo incarico simile in Campidoglio: nel 2001 quando Walter Veltroni divenne sindaco la delega alla Sicurezza e alla Polizia Municipale fu affidata a Liliana Ferraro, anche lei magistrato e vice di Giovanni Falcone.