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Per entrare a Roma si pagherà il pedaggio: la delibera M5S in vigore tra 2 anni

Un sistema di pedaggio veicolare tramite Ecopass che regolerà l’accesso nella Ztl Vam, interna all’anello ferroviario. È la proposta del presidente Cinque Stelle della commissione Mobilità di Roma Capitale, Enrico Stefano, approvata dall’assemblea capitolina. Il sistema prevede il pagamento di una tariffa per l’ingresso in auto, dopo aver esaurito un pacchetto di accessi gratuiti e misure di inibizione per i veicoli più inquinanti.
A cura di Alessia Rabbai
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Un sistema di pedaggio veicolare tramite Ecopass che regolerà l'accesso nella zona della Ztl Vam, interna all'anello ferroviario, di cui è leggermente più piccola. È la proposta del presidente Cinque Stelle della commissione Mobilità di Roma Capitale, Enrico Stefano, approvata oggi dall'assemblea capitolina. La delibera, dopo quattro sedute dedicate, ha ottenuto 24 voti favorevoli, 10 contrari e nessun astenuto. Ma la misura non scatterà da subito: secondo quanto appreso serviranno almeno due anni. Il sistema prevede il pagamento di una tariffa, ancora da definire per l'ingresso in auto, dopo aver esaurito un pacchetto di accessi gratuiti, anch'essi da definire, e misure di inibizione per i veicoli più inquinanti, penalità per le cilindrate più alte e premi per chi decide di condividere il proprio mezzo. L'accesso resterà invece libero per moto e motorini. L'approvazione della delibera è stata accolta con entusiasmo da Stefano che l'ha definita "molto importante, un futuro provvedimento che potrebbe cambiare il volto della nostra città". In merito ai tempi, ha precisato che "non c'è una data categorica, ma iniziamo un percorso che, data la complessità della misura che si vuole introdurre, comunque durerà non meno di un anno, perché sarà necessario fare rilevamenti sul traffico, dei sondaggi sugli spostamenti, delle matrici di origine e destinazione e un censimento dei mezzi di trasporto".

L'immagine della Ztl Vam, interna all'anello ferroviario (Immagine di Antonio Musella)
L'immagine della Ztl Vam, interna all'anello ferroviario (Immagine di Antonio Musella)

Non si sono fatte attendere le critiche di chi ha visto nel sistema una misura restrittiva che favorisce i ricchi e penalizza i poveri. "La critica più diffusa è ‘prima mettete a posto i mezzi pubblici e poi, se volete, fate la congestion charge', invece per quel che riguarda gli autobus decongestionare il traffico significa migliorare il servizio. È un provvedimento volto a incentivare comportamenti virtuosi e non a fare cassa". ha concluso Stefano. ‘Ribadisco e rinnovo l'impegno della Giunta capitolina a portare avanti le linee guida definite da questa delibera di indirizzo. Un sistema di questo tipo presupporrà anche un investimento per un'infrastrutturazione tecnologica importante e avanzata", ha detto l'assessore alla Mobilità, Linda Meleo.

Cosa prevede la delibera

La delibera sul sistema di pedaggio veicolare tramite Ecopass per l'accesso nella Ztl Vam, interna all'anello ferroviario, prevede misure per impedire l'entrata alle auto maggiormente inquinanti e di forte penalizzazione per le cilindrate più elevate; costi agevolati o esenzioni per alcune specifiche categorie, come i residenti, i titolari di contrassegno speciale di circolazione per persone con disabilità, i veicoli a trazione ibrida o elettrica; agevolazioni per chi si sposta almeno in tre nella stessa auto. Inoltre, prima che entri in vigore il provvedimento, sarà necessario valutare di valutare lo stato del servizio di trasporto pubblico.

La risposta del Pd

"La delibera presentata dal M5S a Roma rappresenta solo l’ennesimo esempio di incapacità di questa Giunta ad amministrare la città. Serve solo a fare cassa non a risolvere il problema della mobilità e dei trasporti, è un provvedimento adottato senza ascoltare i cittadini – si legge in una nota pubblicata dal capogruppo del Pd capitolino Giulio Pelonzi dalla consigliera Ilaria Piccolo – La chiusura dell’anello ferroviario era prevista nel PGTU (Piano Generale del Traffico Urbano) che fu votato nella passata Consiliatura, dove la richiesta del pedaggio era una misura del tutto residuale e dove invece venivano indicate una serie di azioni che si rendono necessarie per poter ampliare la zona a traffico limitato, così come è concepita. Misure che riguardano l’anello ferroviario ma anche il resto della città e della sua provincia, perché considerare solo la parte e non l’insieme è l’errore più grande che si possa fare quando si pianifica un nuovo assetto della mobilità".

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Mi occupo della cronaca di Roma per Fanpage.it. Laureata in Lettere e Scienze della Comunicazione con lode all'Università La Sapienza, ho iniziato il mio percorso professionale a diciotto anni, partendo dalla provincia. Iscritta all'Ordine dei Giornalisti dal 2015, ho lavorato come addetta stampa e relazioni esterne per Cisambiente Confindustria e scritto articoli per La Repubblica e Roma Today. Appassionata di nera e giudiziaria, amo ascoltare le persone e raccontare le loro storie.
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