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Nuovo sgombero per i rifugiati: la polizia smonta il presidio di piazza Venezia

All’alba le forze dell’ordine hanno eseguito lo sgombero del presidio dei rifugiati di piazza Indipendenza a Madonna di Loreto. Mentre l’Ama e la Polizia Locale ha rimosso tende e gazebo, le forze dell’ordine hanno trasferito i rifugiati in un centro di accoglienza, sistemazione che la maggior parte sarebbe intenzionata a rifiutare.
A cura di Valerio Renzi
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All'alba le forze dell'ordine hanno proceduto allo sgombero del presidio di rifugiati in piazza Madonna di Loreto, a ridosso di piazza Venezia. Il presidio andava avanti da sabato 26 settembre, quando era stato montato con tende e gazebo al termine del corteo contro gli sgomberi seguito agli scontri tra polizia e rifugiati, per lo più eritrei, che occupavano un palazzo in via Curtatone (Piazza Indipendenza).

Sgombero presidio rifugiati: identificate 56 persone

L'autorizzazione era stata concessa fino allo scorso mercoledì 30 settembre, quando si era tenuto un tavolo di confronto tra Roma Capitale, Regione Lazio, Prefettura e i movimenti per il diritto all'abitare, oltre che da una rappresentanza degli ex occupanti di piazza Indipendenza. Al termine dell'incontro, reputando le proposte del comune di sostegno ai rifugiati non soddisfacenti, avevano deciso di non smobilitare il presidio nel cuore di Roma.

Sul posto è intervenuta una una task force composta da personale della Polizia di Stato, dell'Arma dei Carabinieri, dalla Polizia Roma Capitale, della sala operativa sociale del Comune e dell'Ama. "Ai promotori di questa forma non legale di accampamento – si legge in una nota della Questura – sono state contestate le violazioni previste dalla normativa di settore, mentre il gazebo e lo striscione, entrambi non autorizzati, sono stati posti sotto sequestro".

Operazioni di sgombero si sono svolte pacificamente

Le strutture sono state rimosse dall'Ama e dalla Polizia Locale, mentre – da quanto appreso da Fanpage.it – ai rifugiati è stata proposta una soluzione alternativa in delle strutture di accoglienza. Si tratta di 65 posti per uomini tra Casalotti e via dell'Usognolo ,e 24 per donne in via Paolo Savi in zona Casilina. Molti di loro hanno spiegato di non voler rimanere negli spazi emergenziali messi a disposizione dall'amministrazione. Le operazioni di sgombero sono avvenuto senza particolari momenti di tensione.

L'assessore Baldassarre: "Basta strumentalizzazioni"

“Purtroppo in questi giorni c’è chi continua a strumentalizzare le vite di uomini, donne e bambini. Mi auguro che tutti coloro che hanno diritto all’accoglienza presso le nostre strutture accolgano le proposte, senza cedere alle pressioni di alcune realtà che dimostrano di essere interessate più alla loro visibilità in piazza che a trovare soluzioni concrete”, ha dichiarato in merito allo sgombero di questa mattina l'assessora al Sociale Laura Baldassarre, chiarendo come 29 sono state le persone che hanno accettato l'accoglienza proposta dalla Sala Operativa Sociale.

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