Regionali Lazio 2018, Pirozzi: “Mamme devono tornare a fare le mamme, ore di lavoro pagate per loro”
"O vinco, o imparo, non perdo mai", questo è il motto. Pienone per il sindaco di Amatrice Sergio Pirozzi ieri all'Atlantico dell'Eur di Roma. Candidato con una lista civica alla presidenza della Regione Lazio, Pirozzi non sembra aver nessuna intenzione al momento di fare un passo indietro in nome dell'unità del centrodestra, e prosegue per la sua strada. E il riferimento polemico al centrodestra, e in particolare all'eventualità che Silvio Berlusconi lo avesse chiamato, non è mancato: "Il telefono mio è a disposizione di tutti ed è lo stesso da trent'anni".
Il primo cittadino di Amatrice, una lunga militanza a destra fino all'approdo a Fratelli d'Italia di Giorgia Meloni che spera ancora in una ricomposizione, ha rivelato che anche Matteo Renzi e Nicola Zingaretti "tanto tempo fa" lo "hanno cercato". "Io, senza fare il presuntuoso, penso che oggi il popolo del Lazio abbia bisogno di proposte per colmare lo spazio tra la politica e i cittadini. – ha spiegato – C'è grande differenza tra le politiche e le amministrative, è la Regione che incide veramente sulla vita delle persone".
"Con serenità vado avanti per la mia strada – ha aggiunto Pirozzi, forte dei sondaggi che lo danno tra l'8 e il 16% – Oggi questa sala piena è la dimostrazione tangibile che gli uomini e le donne che sono venuti qui non sono stati proscritti ma sono venuti in maniera spontanea, oggi è la vittoria della politica: sfido qualsiasi candidato a riempire una sala come stasera, questo vuol dire che la gente normale si sta avvicinando alla politica".
Tra le proposte avanzate nel corso dell'evento una in particolare sarà destinata a far discutere: Pirozzi ha promesso che alle donne con figli del Lazio, spetteranno delle "ore di lavoro pagate dalla Regione" perché "le mamme devono tornare a fare le mamme". Dopo le dichiarazioni su Mussolini una posizione che, al di là della natura civica del progetto, pone Pirozzi decisamente alla destra dello spettro politico, in particolare dopo i dati diffusi dall'Istat che parlano di boom di dimissioni per le neomamme che, pur volendo continuare a lavorare, non riescono dopo la nascita di un figlio.