Una grave insufficienza, inferiore a tre. Questo è il voto dati dai romani alla raccolta dei rifiuti e alla pulizia delle strade. Male anche il trasporto di superficie (voto 4,4) e la metropolitana (5). Questo è il giudizio impietoso contenuto nella XII Indagine dell'Agenzia per il controllo e la qualità dei servizi pubblici di Roma Capitale: su 18 indicatori l'unica sufficienza è per il servizio idrico. Una fotografia che non può che allarmare la sindaca Virginia Raggi e la maggioranza pentastellata alle prese con una nuova emergenza rifiuti alle porte e di nuovo ai ferri corti con il Cda di Ama, dove sta per andare in scena un nuovo braccio di ferro sull'approvazione del bilancio.
Raccolta dei rifiuti, pulizia della città ed efficienza del trasporto pubblico sono i dossier su cui Raggi non si può permettere di sbagliare. La qualità della vita dei romani continua a calare e il tempo delle promesse, e del è "colpa di chi è venuto prima" è finito da un pezzo. I cittadini dall'amministrazione comunale si aspettano un cambio di rotta deciso, miglioramenti tangibili. Cose semplici e misurabili nella vita quotidiana: cassonetti che non strabordano immondizia, aiuole che non assomiglino alla savana, una metropolitana che non si fermi quasi ogni giorno e di arrivare da casa al posto di lavoro o a scuola con il trasporto pubblico, senza che questo rappresenti una pericolosa avventura.
Sul fronte dei trasporti alcune decine di nuovi bus sono finalmente arrivati, messi su strada per svecchiare la vetusta flotta di Atac, così come gli stanziamenti per la manutenzione della metropolitana dovrebbero migliorare la situazione. Ma si tratta di un palliativo. Per questo la maggioranza in Campidoglio punta tutto sul rapporto con il nuovo governo giallorosso per potersi intestare la riforma della governance di Roma Capitale, con più poteri e maggiori risorse. Il Partito Democratico ha già chiarito che è disposto al dialogo ma non a fare la stampella all'amministrazione Raggi, d'altronde le elezioni si avvicinano. Il tempo stringe e i romani attendono da Raggi e il Movimento 5 stelle segnali concreti che invertano la rotta.