Processo Mafia Capitale, Salvatore Buzzi parla e va all’attacco
Quinta udienza del maxi processo per mafia capitale. Oggi in aula ha deciso di parlare ras delle cooperative Salvatore Buzzi, in videoconferenza dal carcere di Tolmezzo dove è detenuto, ritenuto dagli inquirenti al centro dell'organizzazione criminale assieme all'ex terrorista nero Massimo Carminati.
Buzzi: "Sono vittima di un linciaggio mediatico"
Buzzi ha dichiarato di essere vittima di quello che ha definito come un "linciaggio mediatico". Parla per poco più di 5 minuti l'ex detenuto diventato il centro di una delle cooperative sociali più potenti di Roma, in grado secondo l'accusa di corrompere e condizionare politici e funzionari. "Dal momento del mio arresto c'è stata una gogna mediatica – ha dichiarato – Nei cinque interrogatori che ho reso ai pm, ho risposto a tutte le domande svelando cose non conosciute dai magistrati".
Ma soprattutto Buzzi sembra non vedere l'ora di togliersi qualche sassolino dalla scarpa: "Non vedo l'ora che inizi istruttoria per dare una mano ad accertare la verità e combattere la corruzione. Il mio più grande auspico è essere giudicato con serenità senza essere pregiudicato nei diritti difensivi prima ancora che inizi il processo". Buzzi ha rivendicato di aver collaborato con i magistrati e "per dare sostanza alle mie dichiarazioni – ha chiarito – il mio legale ha chiesto l'esame di molti testi, politici, giornalisti, ex detenuti utili a ricostruire le gravi ipotesi di reato".
I 282 testimoni di Salvatore Buzzi
In tutto i teste chiamati dalla difesa degli oltre 40 imputati sono circa mille, su cui il tribunale dovrà decidere caso per caso l'ammissibilità, di cui 282 chiamati proprio da Salvatore Buzzi. Tra di loro anche big della politica e dell'amministrazione tra cui il governatore Nicola Zingaretti, gli sindaci Gianni Alemanno e Ignazio Marino, Gianni Letta, il ministro Giuliano Poletti, ma anche il numero uno dell'anticorruzione Raffaele Cantone, l'attuale prefetto della capitale Franco Gabrielli e l'ex assessore alla Legalità Alfonso Sabella.