Prefettura. Dopo 6 anni lascia Pecoraro, in arrivo Franco Gabrielli

Un colloquio a quattrocchi con Angelino Alfano, poi l'ormai ex Prefetto di Roma Giuseppe Pecoraro lascia il Viminale con la certezza che dopo sei e anni e mezzo a Palazzo Valentini è finito anche il tempo del Prefetto più longevo della storia di Roma. Più di sei anni nello stessa città come prefetto sono tanti, Pecoraro ha visto passare emergenze di ogni tipo: dalla neve sulla Roma fino all'esplosione di Mafia Capitale, tra alti e bassi, polemiche e successi. Al suo posto è in arrivo Franco Gabrielli (con tutta probabilità domani l'annuncio ufficiale) dal 2010 a capo della Protezione Civile, pronto a gestire al meglio il Giubileo straordinario del 2015. Ma per Gabrielli sarà solo un ritorno a Roma: per anni alla Questura di Roma, nel 2001 diventa il numero uno della Digos.

Oggi sulle pagine del quotidiano la Repubblica Pecoraro si racconta in una lunga intervista a tutto campo a Giuseppe Cerasa. "Questa è una città che non ha mai rinunciato al suo ruolo di capitale del mondo, a prescindere da chi l'amministra – così Pecoraro parlando della città che lascia al suo successore – Ce l'ha scritto nel Dna. Però rimane piegata in due dai problemi. Prenda l'emergenza immigrazione. Qui arrivano disperati da tutto il mondo ed è terribile scoprire che mafia capitale faceva affari con la loro angoscia e la mancanza di futuro. Il caso di Tor Sapienza è un po' il simbolo di questo malessere. E allora io dico: le amministrazioni debbono avere il coraggio di metterci la faccia, debbono intervenire con forza per evitare la lotta tra ultimi. Ecco questa, assieme al tema della casa, è una eredità che lascio al mio successore. E le assicuro non è roba di poco conto".

Il prefetto non rinuncia poi a togliersi anche qualche sassolino dalla scarpa e lancia qualche stoccata al sindaco Ignazio Marino, con cui i rapporti sono stati tutt'altro che idilliaci in questi due anni: "Non ce le siamo mandate a dire – racconta Pecoraro – Ma mi dispiace perché tra alti rappresentanti delle istituzioni non si dice che un prefetto rilascia più interviste del sindaco e soprattutto non si scarica sulle forze dell'ordine quello scempio compiuto dai tifosi del Feyenoord, sapendo che le responsabilità erano solo amministrative per mancato controllo e per mancata applicazione dei divieti. Marino ha chiesto le nostre dimissioni, ma il questore gli ha risposto per le rime".