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Morte del carabiniere Mario Cerciello Rega a Roma

Omicidio Rega, il presunto pusher e informatore ai giudici: “Non conoscevo Cerciello e Varriale”

I giudici hanno ascoltato Italo Pompei, presunto pusher e informatore dei carabinieri, nel processo sull’omicidio del vicebrigadiere Mario Cerciello Rega, ucciso a coltellate la notte del 26 luglio scorso nel quartiere Prati a Roma. “Non conoscevo né Cerciello, né Varriale e non sono uno spacciatore”.
A cura di Alessia Rabbai
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Italo Pompei entra in Tribunale
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Il presunto pusher Italo Pompei oggi ha parlato in Aula nel processo per l'omicidio del vicebrigadiere Mario Cerciello Rega. Nell'udienza a porte chiuse, Pompei, che avrebbe dovuto vendere la cocaina a Finnegan Lee Elder e a Christian Natale Hjorth, ha negato di essere uno spacciatore e un informatore dei carabinieri. Pompei ha spiegato di avere un contatto con un militare di Trastevere, ma di non conoscere i due carabinieri vittime dell'aggressione da parte dei ventenni americani avvenuta la notte del 26 luglio 2019 in via Pietro Cossa, nel quartiere Prati a Roma. A far mettere a verbale il suo ruolo di informatore, un carabiniere lo scorso settembre, dettaglio che Fanpage.it aveva ipotizzato già i giorni successivi al delitto. Prima di lui i giudici hanno ascoltato due carabinieri intervenuti in piazza Mastai la notte in cui sono accaduti i drammatici fatti. Sergio Brugiatelli, l'uomo derubato del borsello dai due ragazzi americani, verrà invece ascoltato venerdì.

Pompei: "Non conoscevo né Cerciello né Varriale"

"L'aspetto che a noi interessa di più è la nostra difesa, cioè che il nostro assistito abbia detto di non aver mai conosciuto in vita su né Andrea Varriale, né Mario Cerciello Rega, fugando così qualsiasi dubbio su una loro confidenza pregressa – ha dichiarato Massimo Ferrandino, il legale della vedova Cerciello – Stesso discorso vale per i carabinieri coinvolti in piazza Mastai, con i quali ha detto di non aver mai avuto alcun contatto, anzi, ha chiesto a quale Compagnia appartenessero". "Ci sono passaggi poco chiari nella sua deposizione. Pompei non ha utilizzato la parola ‘informatore' per spiegare il suo ruolo ma, traduco io, questo era: un informatore dei carabineri – ha spiegato Renato Borzone, legale di Finnegan Lee Elder, uno dei due ventenni americani in carcere e a processo per omicidio – In Aula ha detto che si trovava lì per caso e che non era d'accordo con Brugiatelli, né con altri, ma che si trovasse lì per conto suo".

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