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Omicidio prof di Sora, l’autopsia rivela: “Uccisa a calci in faccia, il cadavere profanato”

L’autopsia sul corpo di Gilberta Palleschi rivela che la donna è stata uccisa a calci in faccia. Confermata anche la profanazione del cadavere il giorno dopo l’omicidio, come aveva confessato il muratore di 43 anni accusatosi del brutale omicidio. La donna era scomparsa a novembre, è stata ritrovata nei boschi attorno a Sora in Ciociaria lo scorso 10 dicembre.
A cura di Valerio Renzi
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Gilberta Palleschi, la prof di Sora assassinata da un uomo disperato che voleva abbordarla, è morta a causa dei calci infertegli con un paio di pesanti scarpe anti infortunistica. A rivelarlo l'autopsia sul corpo della donna, ritrovata morta lo scorso 10 dicembre in località Campoli Appennino dopo quartanta giorni di ricerche. Secondo quanto emerso dalla confessione del muratore di 43 anni accusatosi dell'omicidio, la donna è stata aggredita alle spalle mentre faceva jogging, come era sua abitudine, nei boschi attorno a Sora. L'uomo, che non conosceva la sua vittima, dopo averla buttata per terra l'ha colpita con calci e pugni, scagliando anche una pietra sulla nuca della donna, fino ad ucciderla.

Inoltre l'esame autoptico ha confermato il vilipendio del cadavere, così come ipotizzato dalla Procura: l'uomo si è masturbato sul cadavere il giorno dopo l'omicidio tornando sul luogo del delitto; successivamente ha denudato la donna portando con via con se gli indumenti intimi. Un particolare che getta una luce inquietante sul femminicidio avvenuto nel frusinate e che interroga gli inquirenti sulle condizioni psicologiche e psichiatriche dell'assassino.

Sora: "l'intera città colpita", domani lutto cittadino

Ernesto Tersigni, sindaco di Sora paese del frusinate, ha proclamato per domani, dalle 13.00 alle 17 di domani il lutto cittadino per i funerali di Gilberta Palleschi, la professoressa di inglese che ricopriva un incarico nella sezione del Lazio dell’Unicef. L'ordinanza dispone anche l'esposizione delle bandiere a mezz'asta sugli edifici comunali, degli enti pubblici e privati e negli edifici scolastici. Tutti gli  edifici pubblici, scuole, e attività commerciali e produttive, escluse le farmacie e i servizi di emergenza, chiuderanno o abbasseranno le saracinesche. "L'intera città – si legge nell'ordinanza del sindaco – colpita da questa prematura scomparsa e drammatica notizia, condanna il vile atto di violenza e si unisce al dolore della famiglia e della comunità".

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