Omicidio Luca Varani, Foffo sceglie il rito abbreviato mentre Prato l’ordinario
Comincia oggi il processo a Marco Prato e Manuel Foffo, i giovani reoconfessi dell'omicidio del Collatino. Era lo scorso marzo quando i due, al culmine di due giorni a base di alcol e droghe, attirano nell'abitazione di Foffo in via Iginio Giordani, il 23enne Luca Varani. Qui lo stordiscono e poi lo uccidono con centro tra coltellate e martellate.
Oggi compariranno di fronte al gup. L'accusa formulata dal pm Francesco Scavo, è quella di omicidio premeditato, aggravato dalla crudeltà e dai motivi futili e abietti. Negli scorsi mesi i due ex amici si sono rimpallati le responsabilità su chi avesse avuto le responsabilità maggiori nel mettere in pratica il progetto omicida.
Lo scorso 22 gennaio Luca avrebbe dovuto compiuto 24 anni. La mamma, Silvana, lo ha ricordato con un lunga lettera pubblicata su Facebook:
Questo lupo il giorno 4 marzo, ti ha portato via da noi, tutto quell'amore che fino ad allora avevi ricevuto si è trasformato in malvagità al di sopra di ogni regola e misura. Chissà cosa avrai pensato in quei momenti, se avrai avuto la capacità di pensare o se la paura per quello che ti stava succedendo, avrà prevaricato su tutto! Io ero in casa quella mattina, ignara di quello che ti stava accadendo, tranquilla, perché dovevi essere al lavoro, in quel preciso momento che la mostruosità si era abbattuta su di te..sul tuo corpo e ti aveva fatto del male…così..gratuitamente, senza logica, ne motivo, senza una ragione.
Foffo sceglie l'abbreviato, rito ordinario per Marco Prato
Manuel Foffo ha scelto di essere giudicato con il rito abbreviato, mentre Marco Prato sarà processato con il rito ordinario. In pratica Foffo sarà giudicato dal gup al termine delle indagini senza passare per il dibattimento e in caso di condanna avrà uno sconto di pena pari a un terzo. Gli avvocati del ragazzo, Michele Andreano e Corrado Ottaviani, hanno chiesto l'abbreviato presentando, scrive l'Ansa, una serie corposi di documenti medici (tra consulenze psichiatriche e tossicologiche) da cui risulta che Manuel Foffo ha una "capacita' di intendere e di volere grandemente scemata dall'uso cronicizzato di droghe e sostanze alcoliche".