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Luca Varani uciso da Manuel Foffo e Marco Prato

Omicidio Luca Varani, i legali di Foffo ingaggiano la criminologa Bruzzone

I legali di Manuel Foffo, accusato assieme a Marco Prato dell’omicidio di Luca Varani, hanno ingaggiato la psicologa e criminologa Roberta Bruzzone per “ricostruire con la massima precisione cosa è accaduto”. La criminologa risponde ad alcune accuse: “Foffo è e resta reo confesso, nessuno si sogna di mettere in discussione tale aspetto o cercare ‘scappatoie’ psichiatriche”. Intanto oggi è atteso il primo interrogatorio di Prato.
A cura di Francesco Loiacono
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La psicologa e criminologa Roberta Bruzzone, volto noto della tv, lavorerà per conto della famiglia di Manuel Foffo, accusato assieme a Marco Prato dell'omicidio del 23enne Luca Varani a Roma. Lo ha affermato la stessa Bruzzone, precisando di aver "accettato l'incarico da parte della famiglia di Manuel Foffo per ricostruire con la massima precisione cosa è accaduto sulla scena del crimine e prendere parte a tutti gli accertamenti che verranno disposti nella massima collaborazione con la procura di Roma". Oltre alla Bruzzone, la difesa di Foffo ha nominato anche un tossicologo forense e uno psichiatra esperto di dipendenze. Come rivelato dai due ragazzi arrestati per l'omicidio, il delitto sarebbe avvenuto infatti dopo l'assunzione di un elevato quantitativo di cocaina e altre sostanze.

Bruzzone: "Nessuna scappatoia psichiatrica per Foffo"

Su Facebook Roberta Bruzzone si è difesa da alcune accuse mosse degli utenti di voler cercare una "scappatoia" per Foffo: "Manuel Foffo è e resta reo confesso – ha scritto la criminologa – nessuno si sogna di mettere in discussione tale aspetto o cercare ‘scappatoie' psichiatriche. La vicenda ha ancora degli aspetti importanti da chiarire e per tale ragione sono stata incaricata, proprio per fare in modo che emergano tutte le responsabilità. Questo è il mio lavoro ed intendo svolgerlo, come sempre, con il massimo impegno e serietà".

Roberta Bruzzone ha poi precisato di non aver ancora avuto accesso alle informazioni della procura, ma ha comunque fornito una sua interpretazione su  quanto potrebbe essere accaduto nella notte tra il 3 e il 4 marzo scorso nell'appartamento di via Igino Giordani al Collatino: "Nell’esperienza di tipo criminologico che posso avere, in questo tipo di eventi la partecipazione è di tutte le persone presenti".

Intanto, nel terzo interrogatorio di Foffo davanti al pubblico ministero Francesco Scavo, il ragazzo ha confermato davanti al proprio padre Valter l'intenzione di voler uccidere il genitore. I due hanno avuto un colloquio all'interno del carcere di Regina Coeli, dove sono rinchiusi sia Foffo sia Prato. Quest'ultimo dovrebbe essere interrogato per la prima volta oggi.

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