Omicidio Varani, l’autopsia: Foffo e Prato lo hanno ucciso con 100 martellate e coltellate
Dopo due rinvii il team di periti nominati dal pubblico ministero Francesco Scavo, ha finalmente consegnato il referto sull'omicidio di Luca Varani, il 23enne assassinato brutalmente lo scorso 3 marzo al culmine di un festino a base di droga e alcol. Per la morte del ragazzo hanno confessato Marco Prato e Manuel Foffo, accusandosi a vicenda sulle responsabilità di quanto accaduto.
Cento coltellate e martellate su Luca Varani
I medici dell'istituto di Medicina legale dell'università La Sapienza hanno raccolto in un faldone l'analisi delle torture subite da Luca. Cento fra coltellate, colpi di martello, il collo segato con una lama e poi strozzato da un laccio per non farlo urlare. Sevizie e violenze secondo il referto che indica proprio nelle torture la causa della morte: non è stata quell'unica violenta coltellata al petto a causare il decesso di Luca. Colpo fatale per cui si sono rimpallati le responsabilità Foffo e Prato.
Sul coltello e il martello utilizzati per massacrare Varani sono state rinvenute le tracce di entrambi gli assassini. Dal referto medico legale emerge la violenza con cui i due si sono accaniti sul 22enne: colpito con decine e decine martellate alla testa e alla bocca, trenta coltellate superficiali per provocare sofferenza. In tutto 100 le coltellate e le martellate inferte su Varani.
Prato e Foffo hanno seviziato Varani per 2 ore
Potrebbero essere durate circa due ore le sevizie messe in atto, secondo l'accusa, da Marco Prato e Manuel Foffo ai danni di Luca Varani: è quanto emerge dai risultati dell'autopsia. Il medico legale riferisce che le ferite potrebbero essere state inferte in un lasso di tempo che va dalla mezzora alle due ore.
E se è ormai sfumata, proprio per il ritardo con cui è stato consegnato il referto, la possibilità di procedere con il giudizio immediato, il 27 settembre il processo entrerà nel video con l'incidente probatorio dove saranno presentati i risultati del test tossicologico. Nei prossimi giorni invece la scientifica del Ris dei carabinieri tornerà sul luogo dell'omicidio, un appartamento in via Igino Giordani per un esame con il luminal.