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Omicidio Luca Sacchi ucciso a Roma

Omicidio Luca Sacchi, la madre che ha denunciato il figlio: “Meglio in galera che a spacciare”

“Meglio in galera che tra gli spacciatori”, ha detto la madre di Valerio Del Grosso, Giovanna Proietti. È stata lei a denunciare il figlio al commissariato di San Basilio giovedì pomeriggio, dopo che in quartiere si era iniziata a spargere la voce che era stato proprio Valerio a sparare a Luca Sacchi.
A cura di Natascia Grbic
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Qualche ora dopo l'arresto dei due 21enni di San Basilio accusati dell'omicidio di Luca Sacchi sono iniziati a emergere dettagli su come sono stati trovati da polizia e carabinieri. A denunciare uno dei killer ‘è stato un parente'. Dopo un po' si è saputo che questo parente altri non era che la madre di Valerio Del Grosso, Giovanna Proietti, proprio colui che ha premuto il grilletto togliendo la vita a un ragazzo poco più grande di lui. "Mi sa che Valerio ha fatto una cazzata", ha detto sorretta dall'altro figlio, Andrea, che l'ha accompagnata giovedì pomeriggio nel commissariato di San Basilio a denunciare quel figlio che, aveva appreso, aveva sparato a qualcuno. "Meglio in galera che tra gli spacciatori", ha poi dichiarato.

L'arresto di Valerio Del Grosso

Il figlio è stato arrestato qualche ora dopo: si era nascosto al Park hotel Cervara, nel quartiere di Tor Cervara. Aveva preso una stanza ma un paio d'ore dopo decine di agenti sono piombati nell'albergo per portarlo via e interrogarlo. A casa non si presentava da due giorni e la madre si era preoccupata. Poi le era arrivata quella terribile voce, che a San Basilio già circolava da diverse ore: Valerio aveva sparato in testa a un ragazzo, uccidendolo. E Giovanna Proietti ci ha messo poco a collegare il gesto del figlio con quel caso di cronaca che sin dalla mattina stava tenendo banco su tutti i giornali.

Chi è Valerio Del Grosso, il 21enne che ha ucciso Luca Sacchi

Di giorno faceva il pasticcere Valerio, ma per arrotondare vendeva anche marijuana. Ha un figlio di cinque mesi, che vive con la madre, la quale lo ha denunciato per percosse: riporta la Repubblica che una volta l'ha picchiata così tanto da romperle un timpano. C'è chi nel quartiere lo descrive come un ragazzo buono e tranquillo, chi come un picchiatore che non si faceva problemi a pestare altri ragazzi. "Una volta al parco ha spaccato una canna di bambù in testa a un coetaneo", ha raccontato un vicino di casa. "Puntuale, affidabile, gran bravo ragazzo. Era diventato un po' il ribelle di una famiglia fantastica, ma che facesse una cosa simile era impensabile", ha dichiarato il titolare della pasticceria dove lavorava Valerio, intervistato da la Repubblica – A Giovanna tremava la voce. Sai dov'è Valerio? Mi aveva chiesto di lasciare il lavoro alle 11: Non mi sento bene, aveva detto. Non mi ero preoccupato, ho pensato a piccoli eccessi, ma quando ho sentito la voce di Giovanna…". Poco dopo, è andata in commissariato.

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