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Omicidio Fedeli, la polizia sulla scena del crimine: “Immagini raccapriccianti, sangue ovunque”

La polizia scientifica ha esaminato il negozio di Norveo Fedeli, luogo di lavoro della vittima e anche scena del crimine. L’avvocato della famiglia dell’uomo ha raccontato che c’era sangue dappertutto e che la scena che gli si è presentata agli occhi è stata raccapricciante. La polizia è riuscita a uscire solo nove ore dopo.
A cura di Natascia Grbic
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"Una scena raccapricciante". Così l'avvocato della famiglia di Norveo Fedeli, Fausto Barili, ha descritto il luogo dove il 74enne è stato ucciso. Sangue dappertutto, negozio messo sottosopra. Un posto ben diverso da quello che era prima del 3 maggio scorso, giorno dell'uccisione dell'anziano. Secondo quanto riportato da TusciaWeb, gli inquirenti hanno raccolto dati ed effettuato misurazioni al fine di ricostruire graficamente la scena del crimine e le modalità dell'omicidio. All'esterno, appena fuori la porta, ci sono ancora le impronte insanguinate lasciate da Michael Aaron Pang, il giovane di 22 anni che ha ucciso Fedeli picchiandolo con uno sgabello. "Una scena del crimine drammatica, come poche se ne vedono – ha dichiarato il legale della famiglia Fedeli, Barili – Una scena del crimine drammatica che giustifica tutti gli approfondimenti scientifici e tecnici disposti dalla pm affinché si possa cristallizzare la dinamica di un delitto che è stato efferato. L’attività svolta dagli investigatori, che hanno operato in un luogo incontaminato perché posto sotto sequestro subito dopo l’omicidio, è stata altamente professionale. Come è di spessore il lavoro che stanno svolgendo tutti gli inquirenti. Lavoro che chiarirà molti aspetti di questa tragedia. La famiglia Fedeli continuerà ad affidarsi alla procura e alla polizia, ed è pronta ad assecondare eventuali ulteriori accertamenti che il pubblico ministero dovesse far espletare per ricostruire i fatti". I legali di Pang, Remigio Sicilia e Lilia Ladi, hanno chiesto di poter effettuare anche loro un sopralluogo difensivo per cristallizzare la scena.

Viterbo, come Pang ha ucciso Norveo Fedeli

Norveo Fedeli è stato ucciso nella jeanseria che da cinquant'anni era aperta in via San Luca, verso l'ora di pranzo. A compiere l'omicidio un giovane di 22 anni, Michael Aaron Pang: originario degli Stati Uniti, si trovava in Italia da febbraio perché voleva rilevare un ristorante nella zona. Sono ancora poco chiare le modalità e il movente dell'omicidio: l'accusa sostiene che si sia trattato di rapina, mentre Pang ha dichiarato che è stato Fedeli ad aggredirlo. Pang aveva comprato 600 euro di vestiti nel negozio del 74enne, ma la sua carta di credito sarebbe stata rifiutata. E questo sarebbe stato il motivo della discussione tra i due. Il corpo di Fedeli è stato trovato nascosto dietro la cassa dalla titolare di un salone di bellezza poco distante, entrata nel negozio perché insospettita dalla porta aperta. Appena varcato l'uscio, la macabra scoperta: il negozio era pieno di sangue. Per Fedeli non c'è stato nulla da fare. Per Pang, arrestato due giorni dopo e reoconfesso, si sono spalancate le porte del carcere Mammagialla di Viterbo.

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