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Negoziante ucciso con uno sgabello a Viterbo: scientifica al lavoro per capire dinamica

Questa mattina la scientifica è andata di nuovo nel negozio di Norveo Fedeli, il 74enne ucciso con uno sgabello il 3 maggio all’interno della sua jeanseria da Michael Pang, un giovane statunitense di 22 anni. Obiettivo della polizia è determinare con esattezza cosa sia accaduto quel giorno in via San Luca.
A cura di Natascia Grbic
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Alle 10 di questa mattina la polizia scientifica si è recata a Viterbo, in via San Luca, per le indagini all'interno del negozio dove è stato ucciso Norveo Fedeli, il commerciante di 74 anni massacrato con uno sgabello dal 22enne di origine statunitense Michael Aaron Pang. Obiettivo del sopralluogo è determinare l'esatta dinamica dei fatti che hanno portato al brutale omicidio dell'uomo, conosciuto e benvoluto da tutti a Viterbo. Le indagini non sono ancora concluse: bisogna infatti attendere anche gli esiti degli accertamenti sulla carta di credito del 22enne. Sarebbe stato il blocco della carta, infatti, a scatenare l'ira del ragazzo – attualmente detenuto al Mammagialla – perché impossibilitato a pagare i 600 euro di abiti acquistati al negozio di Norveo Fedeli.

L'omicidio di Norveo Fedeli, ucciso con uno sgabello nel suo negozio

Michael Aaron Pang viveva a Capodimonte, sul lago di Bolsena, da qualche mese. Cresciuto in Kansas, negli Stati Uniti, era un grafico. Adesso si trova in carcere al Mammagialla di Viterbo con l'accusa di rapina aggravata e omicidio volontario. Norveo Fedeli, commerciante di 74 anni proprietario di una jeanseria in via San Luca, è stato trovato morto il 3 maggio all'interno del suo negozio. Il corpo era nascosto dietro a un appendiabiti ed era riverso in una pozza di sangue. A dare l'allarme, la titolare di un salone di bellezza che si trovava poco distante e che si è insospettita vedendo la porta della jeanseria aperta. Ed è stato allora che è entrata e ha dato l'allarme. Pang è stato incastrato dalle telecamere di sorveglianza, che l'hanno ripreso in volto mentre usciva dal negozio: quando è stato arrestato aveva le scarpe sporche di sangue e tagli sulle mani, compatibili con le ferite trovate sul corpo di Norveo Fedeli. Michael Pang ha chiesto scusa per l'uccisione del negoziante. Gli avvocati del 22enne escludono che il movente sia la rapina.

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