Stop a centurioni, salta-fila e a bagni nelle fontane della Capitale, con multe e provvedimenti di allontanamento per chi non rispetterà le nuove regole della sindaca di Roma. Il divieto, che fino a qualche tempo fa era stabilito da ordinanze temporanee che poi scadevano, con il nuovo Regolamento di polizia urbana diventa permanente e prevede anche la possibilità di sommare alle sanzioni per i trasgressori il daspo urbano, ossia l'allontanamento dalla zona interessata per 48 ore e, in caso di recidiva, fino a 60 giorni. Le misure saranno valide per le aree del centro storico, come Villa Borghese e Colosseo. Il provvedimento dovrebbe diventare operativo a breve, dopo l'approvazione del regolamento in Assemblea Capitolina. Le multe, per le quali è ammesso il pagamento in misura ridotta, saranno determinate per ciascuna violazione da una successiva deliberazione di Giunta. "Ci sono anche una serie di norme per il rispetto delle fontane, che purtroppo sono diventate piscine a cielo aperto ed è intollerabile" ha detto Raggi presentando il documento in conferenza stampa alla quale hanno preso parte il vice capo di Gabinetto Marco Cardilli, il delegato al personale e alle relazioni Sindacali Antonio De Santis, il comandante della polizia locale Antonio Di Maggio e la consigliera Sara Seccia.
Punti di forza, come si legge nella nota diramata dal Comune di Roma, sicurezza, decoro e legalità. Il nuovo regolamento di polizia urbana, che abroga e sostituisce l'ultima versione del 1946, è stato presentato questa mattina e approvato dal Campidoglio. Da 70 anni infatti se ne attendeva la revisione. "In questi mesi abbiamo lavorato molto, cercando di dare a questo corpus di 34 articoli un'organicità importante. Abbiamo inserito nuovi strumenti per la polizia locale come quello del Daspo urbano, introdotto a inizio 2017, che prevede la possibilità per sindaco e prefetto di allontanare un individuo da un'area precisa della nostra città. Diventa uno strumento ordinario che abbiamo inserito nel regolamento".
Bagni nelle fontane di Roma
Grazie al nuovo regolamento di polizia urbana sono previste non solo sanzioni per chi farà il bagno in una delle fontane storiche di Roma ma anche per chi le userà in modo improprio, gettando oggetti, sversando liquidi o sostanze, immergendo animali, danneggiandole, salendoci. Tra le fontane indicate dal divieto ci sono la Fontana di Trevi, la Fontana dei Leoni a piazza del Popolo, la Barcaccia di piazza di Spagna, il Fontanone del Gianicolo e molte altre. La tutela, in misura diversa, riguarda anche i nasoni, le fontanelle pubbliche. È espressamente esclusa dal divieto, invece, la tradizione di lanciare monete in alcune fontane storiche come la Fontana di Trevi.
Centurioni, saltafila e venditori ambulanti di cibo e bevande
I centurioni non potranno svolgere “qualsiasi attività che, dietro offerta o corrispettivo in denaro, anche pattuito al momento, configuri la mercificazione della propria o altrui persona, come soggetto fotografico anche con abbigliamento storico o costumi in genere” nelle aree di interesse storico, artistico e monumentale della Capitale, nel sito Unesco e a Villa Borghese. Lo stesso provvedimento vale per i salta-fila ai quali “è vietata l’attività di intermediazione e promozione di tour turistici, la vendita di biglietti per musei, teatri ed eventi culturali e turistici, la promozione di attività commerciali, di esercizi per la somministrazione di alimenti e bevande, nonché di ogni altra attività di impresa che non sia espressamente autorizzata e risultante dal titolo abilitativo”. Per i venditori abusivi di cibi e bevande su strada, a tutela della salute pubblica e per contrastare noti fenomeni di illegalità, nei luoghi pubblici e aperti al pubblico di Roma Capitale, “è vietata l’offerta e la vendita di cibi e bevande da parte di soggetti non autorizzati”.
Decoro urbano
Una tutela speciale riguarda il Sito Unesco, l’area della città dichiarata Patrimonio dell’Umanità. Sono previste sanzioni anti-graffiti, contro chi imbratta e deturpa il patrimonio monumentale e architettonico della città. Accanto alle conseguenze penali, il Regolamento prevede anche che i responsabili di questi atti provvedano a rimediare ai danni provocati, secondo le attuali norme del diritto civile. Entrano inoltre nel Regolamento misure a tutela del decoro di alcuni luoghi sensibili, come scuole, ospedali, università, musei, aree adibite a verde pubblico, o comunque soggetti a consistenti flussi turistici, dove è possibile intervenire contro soggetti e attività che ne impediscono la fruizione. In vigore anche le regole anti-bivacco e quelle che puniscono chi abbandona mozziconi di sigaretta su suolo pubblico, nelle acque, negli scarichi. Il Regolamento prevede, quando non autorizzato, il divieto di distribuire, affiggere ed esporre manifestini, autoadesivi e simili su beni pubblici, ma anche su pali dell’illuminazione e segnaletica stradale. È vietato il rovistaggio e il prelievo dei rifiuti, sia da cassonetti e cestini che dai siti di conferimento.