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“Non vogliamo pagare noi per Mafia Capitale”

Operatori e ospiti del centro di accoglienza di Castelverde gestito dalla coop 29 giugno di Salvatore Buzzi hanno occupato la struttura, dopo l’avviso di chiusura arrivato dal Comune di Roma. Nel centro lavorano 12 operatori e ospita senza fissa dimora e madri con minori.
A cura di Valerio Renzi
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Chi pagherà per Mafia Capitale? Chi pagherà per la rete di corruzione e malaffare messa su dal ras delle cooperative Salvatore Buzzi assieme a Massimo Carminati? Il rischio è che a pagare siano non solo corrotti e corruttori, ma anche i lavoratori della coop 29 Giugno e delle altre che facevano riferimento a Buzzi, assieme ai soggetti deboli (migranti e minori in primis) su cui la cricca speculava. Così oggi gli operatori del centro di accoglienza del Comune di Roma di via Santa Maria Loreto, assieme agli ospiti hanno deciso di occupare la struttura. Si tratta di un centro per madri con minori e per senza fissa dimora

"Per anni il comune ci ha affidato il servizio in proroga in attesa di un bando di gara, per anni abbiamo fornito un servizio con dedizione! Ieri, ci hanno comunicato telefonicamente, senza alcun comunicato scritto, che centri in questione 31.12.2014, che gli ospiti verranno trasferiti in altri centri (in tutto, tra uomini donne e minori sono 54 persone che versano in condizioni di fragilità sociale e sanitaria) e noi operatori (12 lavoratori) non serviamo più", così denunciano i lavoratori in un comunicato.

Gli operatori sociali: "Ci sentiamo traditi e abbandonati"

"Ci sentiamo traditi e abbandonati – raccontano gli operatori – in questi anni abbiamo lavorato facendo fronte alle emergenze sociali. Amiamo il nostro lavoro e non abbiamo nessuna intenzione di pagare il conto di Mafia Capitale. Che colpa hanno gli utenti dei nostri servizi e noi che lavoriamo onestamente se i dirigenti della nostra erano corrotti? Il rischio è la cancellazione di servizi importanti e la dispersione di un patrimonio di competenze professionali ed esperienza importante".

Solidarietà ai lavoratori che hanno deciso di occupare il centro di Castelverde è arrivata dagli operatori dei centri di Colle Cesarano e di Ariccia, anche loro dipendenti del consorzio Eriches: "Siamo al fianco degli operatori e degli ospiti che hanno deciso di occupare il centro di Castel Verde per resistere a questa prepotenza che ci vuole schiacciare, interrompendo i servizi e umiliandoci come lavoratori e lavoratrici".

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