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Mattia, ucciso a 14 anni da un’auto: analisi sul telefono del 22enne che l’ha investito

Il pubblico ministero vuole verificare se il ragazzo era al telefono al momento della tragedia costata la vita al 14enne Mattia Roperto. Il 22 enne che l’ha investito si trova agli arresti domiciliari, è indagato per omicidio stradale. Mattia, che stava attraversando sulle strisce pedonali, è morto praticamente sul colpo dopo un volo di venti metri.
A cura di Natascia Grbic
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Sarà analizzato il cellulare di F. C., il giovane di 22 anni che la sera di lunedì 8 giugno ha travolto e ucciso il 14enne Mattia Roperto mentre attraversava sulle strisce pedonali in via Cilea all'Infernetto. Quello che il pubblico ministero vuole verificare, è se il giovane fosse al telefono al momento dell'incidente e si sia distratto per guardare il cellulare. A quanto si apprende, sul manto stradale non ci sarebbero segni di frenata: il 22enne, quindi, potrebbe essersi accorto troppo tardi dei ragazzini che stavano attraversando la strada. Da verificare anche la velocità alla quale stava andando, che dalle prime informazioni sembra essere al di sopra del limite consentito in quel tratto. Violentissimo l'impatto, con il corpo di Mattia sbalzato a diversi metri di distanza e caduto rovinosamente sull'asfalto. Per il 14enne non c'è stato nulla da fare, è morto praticamente sul colpo.

La Procura di Roma ha chiesto la convalida dell'arresto: il 22enne, che è stato trasferito agli arresti domiciliari, sarà probabilmente sentito oggi dal giudice per ascoltare la sua versione dei fatti. Il giovane è risultato positivo al test tossicologico ed è risultato che ha fatto uso di cannabis. Sono stati disposti ulteriori accertamenti per verificare se ne abbia fatto uso quella sera o nei giorni precedenti all'incidente. Incensurato e senza precedenti per guida pericolosa, è adesso accusato di omicidio stradale.

Mattia Roberto è morto la sera dell'8 giugno sulle strisce pedonali di via Cilea. L'incidente che gli ha tolto la vita è avvenuto intorno alle 23: il suo corpo è stato sbalzato a venti metri di distanza davanti agli occhi atterriti degli amichetti, che hanno visto il loro compagno di scuola morirgli davanti agli occhi. Scene strazianti con la madre del ragazzo corsa da lui, chiedendogli di non abbandonarlo. Mattia però, aveva già lasciato questo mondo. Gli agenti della Polizia Locale, intervenuti sul posto, hanno dovuto portare via il 22enne per evitare che venisse linciato dalla folla. Il giorno dopo, gli amici di Mattia sono tornati sul luogo dell'incidente per ridipingere le strisce pedonali e chiedere più sicurezza. Mattia, infatti, è il terzo morto in quella strada maledetta. Invano i residenti hanno chiesto in passato all'amministrazione di intervenire, lamentando la forte velocità con le quali le macchine si lanciavano su quella strada. Ora, quelle lettere senza risposta, sembrano una tragedia annunciata.

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