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Mattia ucciso da un’auto che correva troppo. È il terzo mortale sulla via: “Ma nessuno fa niente”

L’automobile che ha investito e ucciso Mattia andava a velocità altissima. Il comitato di quartiere Infernetto Attivo ha ricordato di aver inviato una lettera il 5 settembre scorso all’amministrazione municipale e alla sindaca proprio per “instaurare un dialogo costruttivo per cercare di affrontare questo grave problema di sicurezza che riscontriamo in alcune strade dell’Infernetto”. Nessuno ha mai risposto.
A cura di Enrico Tata
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Mattia Roperto
Mattia Roperto

Mattia Roperto è stato investito e ucciso da un'automobile che percorreva via Cilea, quartiere Infernetto di Roma, a velocità altissima. "Il ragazzo che guidava la macchina sarà andato almeno a 300 chilometri all'ora, nemmeno ci siamo accorti di lui, era come un proiettile. Noi stavamo attraversando sulle strisce, io ero appena dietro Mattia", ha raccontato un amico del 14enne all'agenzia AdnKronos. Mattia era sulle strisce, la strada era illuminata, ma è stato comunque preso in pieno da una Peugeot guidata da un ragazzo di 22 anni, arrestato perché trovato positivo al test antidroga e al test alcolemico. "L'impatto è stato fortissimo. Mattia è stato sbalzato per venti metri. L'auto è andata avanti per diversi metri poi si è fermata. Secondo me lo ha fatto solo perché si è distrutta nell'impatto", ha raccontato un altro testimone. "Quando è sceso in strada si è acceso una sigaretta e ci ha detto che non eravamo sulle strisce. Ha preso il telefono per chiamare il padre e serenamente gli ha detto ‘Oh pa', ho investito uno", ha raccontato un ragazzino. Insieme ai suoi amici, sette in tutto, Mattia stava festeggiando l'ultimo giorno di scuola. La procura ha disposto l'autopsia sul corpo di Matia e ha contestato l'omicidio stradale al responsabile dell'investimento.

Il comitato di quartiere: "Lì corrono tutti. Abbiamo avvisato, ma nessuno ha fatto niente"

Quello di stanotte è il terzo investimento mortale in pochi mesi. Sulla stessa via sono già morti una donna e un ragazzo. "Qui su via Cilea corrono tutti. Ci sentiamo abbandonati, più che dire ai nostri figli di attraversare sulle strisce che dobbiamo fare".  "Quella strada è stata sempre pericolosa. Si corre all'impazzata nonostante ci siano anche le strisce pedonali e i cartelli dell'uscita dei ragazzi da scuola", hanno raccontato alcuni residenti.

Il comitato di quartiere Infernetto Attivo ha ricordato di aver inviato una lettera il 5 settembre scorso all'amministrazione municipale e alla sindaca per "instaurare un dialogo costruttivo per cercare di affrontare questo grave problema di sicurezza che riscontriamo in alcune strade dell’Infernetto. Riteniamo che sia fra i compiti di un’Associazione di quartiere evidenziare certe criticità, altrettanto dovrebbe essere un dovere dell’Amministrazione approfondire, replicare e se opportuno mettere in atto o programmare delle soluzioni adeguate". Un sollecito era stato inviato anche il 31 dicembre, con i cittadini che chiedevano di installare rialzi pedonali proprio in via Cilea. Nessuno, sostengono, ha mai risposto.

Salvini: "Guidare da ubriachi e drogati è criminale"

Il segretario della Lega Matteo Salvini ha commentato così, in diretta su 7Gold, l'incidente: "Che infame. Guidare ubriachi e drogati è da criminali. Poi a 150 all'ora è una roba che non si può sentire. Per omicidio stradale ti danno al massimo 12 anni, non è che con la galera di questo deficiente, criminale, imbecille restituiremo ai genitori quel ragazzino di 14 anni. Non esistono droghe leggere, droghe light, droghe simpatiche. La droga è merda".

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