"Ho rischiato di morire in discoteca, massacrato di botte da un buttafuori". Un ragazzo ha raccontato a Fanpage.it la storia di quella che secondo le sue parole sarebbe un'aggressione subita da parte di un uomo del personale di sicurezza del Piper Club, storica discoteca romana e molto gettonato tra gli adolescenti per fare serata. Il giovane, soccorso e trasportato in ambulanza al Policlinico Umberto I, ha riportato gravi lesioni al capo, di cui ora rimane una cicatrice ben visibile. Quando è arrivato in ospedale aveva una frattura nasale, una frattura frontale cranica e 25 millilitri di sangue in versato in testa. I fatti risalgono alla notte tra il 27 e il 28 maggio scorso, quando il giovane, in compagnia di alcuni amici, si trovava nel locale di via del Tagliamento per festeggiare un compleanno di diciotto anni. A fine serata, tra le 4.30 e le 5 del mattino l'aggressione da parte dell'addetto alla sicurezza. Un colpo, poi, il buio: "Di quello che è successo dopo non ricordo nulla il black out completo".
La dinamica dei fatti è in corso di accertamento, sull'episodio è stata aperta un'inchiesta, quel che è certo è che il 22enne ha rischiato di perdere la vita per quei calci in testa ricevuti. I medici lo hanno sottoposto a un delicato intervento chirurgico per salvargli la vita, ed è stato medicato con 35 punti in testa. "Mio figlio poteva morire, come genitore pretendo che queste persone che lavorano nei locali a contatto con i giovani vengano controllate", ha raccontato la mamma alle telecamere di Fanpage.it.
"Avendo frequentato dei locali mi è capitato di vedere delle discussioni ma sempre tra clienti, mai una cosa del genere. Quello che è capitato a me è che un dipendente del locale rischia di uccidere un cliente nel locale stesso – spiega il ragazzo – Mi trovavo lì per il diciottesimo di un amico. Stavamo ballando, scherzando, bevendo qualche drink ovviamente. Ad un certo punto sono sceso giù la serata si stava per concludere, dovevo tornare a casa aspettando un taxi ma non ci sono mai arrivato".
"Senza motivo, perché a me? Fanno cose che non dovrebbero, dovrebbero controllare invece tra un po' è chi va a ballare che deve controllare loro – prosegue parlando dell'uomo che lo ho picchiato – Credo che questa persona sia un folle, chi svolge questo lavoro di sicurezza nei locali dovrebbe stare sempre lucido, sempre sulla testa, ed evitare proprio che accadano cose del genere".