Marcello De Vito esce dal carcere: ai domiciliari l’esponente M5s arrestato per corruzione
Marcello De Vito può uscire dal carcere: l'ex presidente dell'assemblea capitolina, arrestato tre mesi fa con l'accusa di corruzione, ha ottenuto gli arresti domiciliari. La decisione è stata presa dalla giudice per le indagini preliminari Maria Paola Tomaselli dopo che la Procura di Roma ha espresso parere favorevole. Marcello De Vito è stato arrestato lo scorso 20 marzo nell'ambito dell'inchiesta su presunte tangenti legate allo stadio della Roma: secondo l'accusa, De Vito avrebbe abusato della sua posizione per favorire il progetto dell'imprenditore Luca Parnasi. L'ex presidente dell'Assemblea Capitolina si è sempre detto innocente, ma nel girono del suo arresto il capo politico del M5s Luigi Di Maio aveva già scritto il comunicato di espulsione.
Marcello De Vito sospeso ma non revocato da presidente dell'Assemblea Capitolina
Marcello De Vito è stato sospeso dall'allora prefetta Paola Basilone dall'incarico di presidente dell'Assemblea Capitolina. Sospensione che ha una durata di diciotto mesi: questo vuol dire che se l'ex braccio destro di Virginia Raggi dovesse tornare, avrebbe diritto a tornare al suo posto e continuare il suo lavoro. Anche perché ieri un folto gruppo di penstastellati si è rifiutato di firmare la revoca di Marcello De Vito a presidente dell'Assemblea Capitolina. Decisione che potrebbe aver spinto Enrico Stefano a dare le dimissioni da vicepresidente vicario. Se le misure cautelari dovessero essere revocate, infatti, De Vito avrebbe il pieno diritto a tornare al suo posto. E lui non può essere revocato in contumacia, a meno che la sua colpevolezza non sia dimostrata senza dubbio: una decisione quindi, che gli altri membri del M5s non se la sono sentita di prendere. Perché De Vito, nel caso fosse innocente e facesse causa, vincerebbe sicuramente.
L'arresto di Marcello De Vito
Marcello De Vito è stato arrestato lo scorso 20 marzo con l'accusa di corruzione: avrebbe abusato della sua posizione per favorire l'imprenditore Luca Parnasi nell'abito della costruzione dello stadio della Roma. "Non sono corrotto né corruttibile", ha sempre detto dal carcere di Regina Coeli. A incastrarlo, ci sarebbero alcune intercettazioni tra lui e l'avvocato Camillo Mezzacapo, anche lui agli arresti domiciliari da qualche giorno. "Qui noi abbiamo proprio un anno buono – avrebbe detto Mezzocapo parlando di De Vito – Gli ho detto: ‘Guarda che adesso c'è una congiunzione astrale come quando passa la cometa di Halley, cioè che voi state al governo qua di Roma e che al governo nazionale in maggioranza rispetto alla Lega. Adesso hai un anno. Se adesso non facciamo niente per un anno, allora, voglio dire, mettiamoci il cappelletto da pesca. Io conosco un paio di fumetti, ci mettiamo là, ci mettiamo tranquilli con una sigarettella, un sigarozzo, con la canna, ci raccontiamole storie e ci facciamo un prepensionamento dignitoso".