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Ferimento Manuel Bortuzzo

Manuel Bortuzzo, svolta nelle indagini: “Impronte sulla pistola, il cerchio si stringe”

Sono state trovare delle impronte digitali sulla pistola che sarebbe stata usata per sparare a Manuel Bortuzzo. La scientifica sta attualmente lavorando per identificare il prima possibile gli autori del gesto, ancora a piede libero. Trovato anche uno scooter, compatibile con la descrizione di quello utilizzato per la sparatoria.
A cura di Natascia Grbic
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Mano a mano che passano le ore, le indagini sulla sparatoria di cui è stato vittima il 19enne Manuel Bortuzzo si stanno facendo sempre più chiare. Secondo le ultime informazioni, ci sarebbero delle impronte digitali sulla pistola usata per colpire il ragazzo: l'autore del gesto, infatti, non avrebbe usato guanti, lasciando così delle tracce indelebili. E facilmente identificabili. La scientifica sta già lavorando per capire a chi appartengono le impronte e scoprire chi è stato a sparare. E ci sarebbero anche delle novità sullo scooter da cui sono partiti i proiettili: Ercole Ronchetti, l'inviato di Chi l'ha Visto, avrebbe trovato un motorino dato alle fiamme nella stessa zona dove Manuel Bortuzzo è stato colpito dagli spari. Adesso sarà la polizia a stabilire se si tratta del mezzo incriminato o di una semplice coincidenza. Intanto, con il ritrovamento della pistola, il cerchio si stringe sempre di più.

Manuel Bortuzzo, il padre: "Gli abbiamo detto che non camminerà più"

Quella di Manuel Bortuzzo è una vera e propria tragedia. Nella notte tra sabato 2 e domenica 3 febbraio il ragazzo è stato raggiunto da colpi d'arma da fuoco alla schiena mentre si trovava con la fidanzata e alcuni amici fuori un pub in piazza Eschilo. Una delle piste seguite dagli inquirenti è quella dello scambio di persona: poco prima, infatti, fuori dal locale c'era stata una rissa. Tanto che le forze dell'ordine erano già sul posto quando lo scooter ha sparato in direzione di Manuel. Il ragazzo – nuotatore professionista con il sogno di partecipare alle Olimpiadi – purtroppo non potrà mai più camminare. Il padre, che si trova con lui al San Camillo di Roma, glielo ha già comunicato: "Manuel fisicamente è migliorato ma le gambe non ci sono, gli abbiamo detto che non ha nessuna possibilità motoria. Comunque gli abbiamo assicurato che lo portiamo in un centro specializzato, quindi con delle ottime possibilità di migliorare la sua vita".

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