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Mafia, la Cassazione conferma il carcere per 16 membri della famiglia Spada

La Cassazione ha confermato le ordinanze di custodia cautelare per 16 membri appartenenti alla famiglia Spada e rigettato i ricorsi presentati. Sono stati arrestati lo scorso 25 gennaio nell’ambito dell’inchiesta “Eclisse” della Dda di Roma con l’accusa di associazione mafia. Il clan, dopo i Fasciani, dominava a Ostia su traffico di droga, estorsioni e attività legate alla malavita.
A cura di Alessia Rabbai
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Confermato il carcere per 16 membri appartenenti al clan degli Spada. La Cassazione ha ribadito gli arresti passando al vaglio una prima parte delle 32 ordinanze di custodia cautelare per i membri della famiglia di Ostia sull'inchiesta "Eclisse"del 25 gennaio scorso. È la prima volta che la famiglia Spada finisce in carcere, da subito, con l'accusa di mafia, respinti i ricorsi fin'ora presentati, in parte sono stati dichiarati inammissibili. Respinto anche il ricorso di Roberto Spada che aveva colpito con una testata il giornalista della troupe televisiva di "Nemo" e aggredito l'operatore. Restano in carcere: Ottavio, Roberto, Vittorio e Carmine Spada, Francesco, Nando e Armando De Silvio. La Cassazione, inoltre, ha confermato il carcere per Roberto Pergola, Roberto Sassi, Mauro Carfagna, Ramy e Samy Serour, Saber Maglioli, Stefano De Dominicis e Fabrizio Rutilio.

Clan Spada: confermati 16 arresti

Il membri del Clan Spada sono stati fermati dalle forze dell'ordine durante un maxi blitz all'alba sul litorale romano. Tra le accuse, quelle di "aver costituito, promosso e fatto parte di un’associazione a delinquere di tipo mafioso sul territorio laziale e segnatamente a Ostia". La famiglia aveva preso il posto dei Fasciani e dominava la zona con traffico di droga, violenze e attività legate alla malavita. A febbraio, il tribunale del Riesame aveva convalidato le misure detentive e adesso anche i supremi giudici hanno dato il loro via libera sia al carcere, sia all'accusa di associazione mafiosa.

Ostia, manifestazione per Federica Angeli

Una manifestazione di solidarietà per la cronista Federica Angeli, dopo che al processo contro il clan Spada non si sono presentate le vittime. L'iniziativa si svolge oggi, 14 giugno, alle ore 18.30 a Ostia ed è stata organizzata cittadini e residenti del municipio X per esprimere la loro vicinanza e affetto alla giornalista e come resistenza ai soprusi della mafia: "Ci riuniremo sotto il balcone di Federica, a Via Forgiarini dove la sua lotta ebbe inizio e dove iniziò anche la nostra lotta. Da qui faremo una passeggiata della legalità verso Piazza Gasparri, luogo simbolo del potere mafioso lidense". Federica Angeli vive da anni sotto scorta dopo essere stata minacciata di morte per aver ha testimoniato in aula contro due esponenti del clan Spada. Era il 17 luglio del 2013 quando ha assistito a un tentato duplice omicidio sotto la sua abitazione durante un regolamento di conti tra esponenti dei clan del litorale.

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