Mafia Capitale, sequestrati beni per 16 milioni di euro a Salvatore Buzzi
Questa mattina la guardia di finanza sta eseguendo un ordine di sequestro di beni per il valore di 16 milioni di euro, tutti riconducibili al ‘ras' delle cooperative rosse Salvatore Buzzi, per la procura uno dei personaggi chiave dell'inchiesta ‘Mondo di Mezzo' assieme all'ex terrorista nero Massimo Carminati. Secondo l'inchiesta guidata da Giuseppe Pignatone Salvatore Buzzi, con l'ausilio della forza d'intimidazione rappresentata da Carminati, avrebbe messo a libro paga e fatto pressioni su politici di centrodestra e centrosinistra e dirigenti della pubblica amministrazione, per ottenere per le sue coop appalti e concessioni: dall'emergenza migranti ai campi rom, dal verde alla manutenzione. Lo scorso 4 giugno la seconda parte dell'inchiesta su mafia capitale, che ha visto l'arresto di altre 44 persone, tra cui molti esponenti politici, tutti che intrattenevano rapporti con Buzzi.
L'operazione, eseguita da Gico del Nucleo di polizia tributaria, ha riguardato in particolar modo la Sarim Immobiliare S.r.l, di cui alcune quote societarie sono possedute dallo stesso Buzzi (6%) e dai suoi collaboratori anch'essi indagati Carlo Maria Guarany (1%) e Emanuele Bugitti (6%), controllata dalla coop di riferimento del gruppo di Buzzi, la 29 giugno. Al patrimonio della Sarim Immobiliare Srl fanno riferimento disponibilità finanziarie, svariate partecipazioni societarie e un palazzo di 2750 metri quadri nella zona di Castelverde, utilizzato dalle coop di Buzzi come centro d'accoglienza.
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