Mafia Capitale, per la Corte dei Conti danno alla collettività per più di 1 miliardo
1,3 miliardi di euro. Questa la cifra astronomica, degna di entrare in una manovra finanziaria, che secondo la Corte dei Conti corrisponderebbe al danno economico arrecato alla collettività da parte della cricca di Mafia Capitale. A rivelare i numeri, frutto di quattro differenti fascicoli aperti dalla magistratura contabile, è il quotidiano la Repubblica. Il danno si posizionerebbe al secondo posto, subito dopo la contestazione fatta ai gestori delle slot machine a cui fu contestato un danno erariale per 2,7 miliardi. Ma non è finita qui: al danno erariale si aggiungerà quello d'immagine per tutte le istituzioni e le aziende coinvolte loro malgrado, così che la cifra potrebbe arrivare addirittura ad oscillare tra i 4 e i 5 miliardi di euro.
Per la Corte di Conti sono 50 i soggetti pubblici che hanno abusato della loro posizione e del denaro a loro disposizione. Le contestazioni ad personam riguardano l'ex sindaco Gianni Alemanno, l'ex ad di Ama Franco Panzironi e quello di Eur Spa Riccardo Mancini, in compagnia di Luca Odevaine, degli esponenti di centro destra Luca Gramazio e Antonio Lucarelli (ex braccio destra di Alemanno) e dei democratici Mirko Coratti, Eugenio Patanè e Franco Figurelli. Sono ben 4 i magistrati impegnati sul fronte di Mafia Capitale che hanno cominciato ad indagare a partire dai sequestri di beni che hanno coinvolto i protagonisti dell'inchiesta Mondo di Mezzo, un impiego di forze non indifferenti visto che sono 11 in tutto e che segnala la centralità dell'indagine per la magistratura contabile.
L'Ama: "Notizie infondate, non tutti gli appalti inquinati"
L'azienda municipalizzata che si occupa della raccolta e dello smaltimento dei rifiuti nella Capitale è intervenuta rispetto alla notizia emersa ieri, che vorrebbe tutte le gare d'appalto inquinate dalla cricca di Mafia Capitale. “In realtà quelli al vaglio della magistratura requirente sono una parte percentualmente minoritaria di tutti gli acquisti di beni e servizi annualmente aggiudicati da Ama – ha dichiarato l'avvocato dell'azienda Alicia Mejia Fritsch – che, allo stato, ammontano a oltre 300milioni di euro all’anno. Pur nella gravità di quanto sta emergendo, alcune semplificazioni giornalistiche possono indurre a far ritenere che Ama SpA sia una società nella quale non vi sono appalti aggiudicati correttamente, mentre la realtà è ben diversa. Si precisa – conclude l’avvocato Alicia Mejia Fritsch – che gli appalti aggiudicati da Ama SpA a cooperative sociali ammontano a circa il 7% del totale e che quelli oggetto di indagini e per i quali è intervenuta la Magistratura, ne sono soltanto una parte”.