Mafia Capitale, Carminati trasferito nel carcere di Parma (che ospita anche Toto Riina)
Un Natale senza riposo quello di Massimo Carminati, l'ex terrorista nero ritenuto dagli inquirenti essere al vertice di Mafia Capitale. Proprio il 25 dicembre infatti il boss è stato trasferito dal carcere di Tolmezzo in provincia di Udine, al penitenziario di Parma, dove sarà detenuto sempre in regime di 41 bis (il carcere duro per i mafiosi), così come stabilito dal ministro della Giustizia Andrea Orlando. Un carcere famoso per essere uno dei più "duri" quello di Parma, qui è anche detenuto il boss dei boss Toto Riina. La richiesta del 41 bis, che limita fortemente la socialità in carcere e la possibilità di comunicare con l'esterno del detenuto, è stata formulata dalla procura di Roma con l'obiettivo di limitare al massimo la capacità di Carminati di comunicare con l'esterno per continuare a dirigere i propri affari e inquinare il procedimento.
A confermare il trasferimento il legale di Carminati Giosué Naso, che ha anche ribadito come a chiedere il trasferimento non sia stata la difesa. "Non conosco le motivazioni del trasferimento – ha detto l'avvocato Naso -. Parma è un carcere più duro di Tolmezzo, ma forse hanno considerato che c'è un centro medico più attrezzato. Carminati ha un frammento di pallottola nel cranio, quella sparata da un poliziotto nell'81 che gli ha portato via l'occhio sinistro. Ha un'ablazione totale del bulbo oculare ed è costretto a una pulizia e a un cambio di cerotto quotidiani e c'è sempre un rischio teorico di infezione".