Mafia Capitale, Buzzi vuole patteggiare la pena ma la Procura dice no
Da quanto si apprende da fonti di agenzia il ras delle cooperative Salvatore Buzzi, ritenuto dagli inquirenti il perno economico della così detta mafia capitale grazie alle sue cooperative, ha chiesto tramite i suoi legali di patteggiare una condanna a tre anni e sei mesi di reclusione, oltre al pagamento di 900 euro di penale. La Procura di Roma starebbe però per emettere parere negativo all'istanza presentata al gip Flavia Costantini, che ha già disposto la richiesta di giudizio immediato per 34 indagati raggiunti dalla richiesta di custodia cautelare in carcere o ai domiciliari lo scorso dicembre. L'inizio del processo è previsto per il prossimo novembre. Buzzi, che secondo gli inquirenti starebbe al centro del sistema di corruzione volto a pilotare gli appalti della pubblica amministrazione assieme all'ex terrorista nero Massimo Carminati, è accusato di associazione a delinquere di stampo mafioso (416 bis), corruzione e altri reati ancora. Solo ieri il Gico della polizia tributaria ha messo sotto sequestro beni per 16 milioni di euro riconducibili proprio a Buzzi.