La Pecora Elettrica non riaprirà dopo il rogo: il messaggio di Danilo e Alessandra
La Pecora Elettrica non riaprirà. Lo hanno annunciato Danilo e Alessandra, i proprietari del locale di Centocelle dato alle fiamme all'inizio di novembre, proprio la notte prima della sua riapertura. In poco tempo erano stati raccolti 17mila euro per la sua riapertura sulla piattaforma GoFundMe: le donazioni serviranno a sostenere proprio le spese impreviste per la sua chiusura.
Cari sostenitori,
abbiamo sentito forte la vostra solidarietà e vicinanza. Nonostante il dolore e la rabbia per quello che La Pecora Elettrica ha subito, ci avete fatto sentire parte di una comunità che travalica i confini del nostro quartiere e della nostra città. Una comunità forte e consapevole capace di stringersi in difesa degli spazi di condivisione e di promozione culturale. È con grande dispiacere che vi dobbiamo rendere partecipi della nostra decisione di non riaprire La Pecora Elettrica. Non viviamo questa scelta come una sconfitta: il lavoro svolto, di cui siamo molto orgogliosi, in due anni e mezzo di apertura, ha messo in moto nuove energie e nuove progettualità che non andranno disperse. La pecora elettrica ormai è un'entità più grande dei due proprietari della caffetteria libreria e per questo non sappiamo ancora dirvi quali nuove strade prenderà.
Nella loro lettera Danilo e Alessandra spiegano le ragioni che li hanno portati a optare per la chiusura della Pecora Elettrica, annunciando però la volontà di intraprendere nuovi percorsi.
Prima di intraprendere nuovi percorsi dobbiamo chiudere questa fase di transizione più velocemente possibile. Per farlo abbiamo bisogno di soldi. Per questo stiamo lavorando con le istituzioni locali per capire come sostenere le spese necessarie ad una chiusura non prevista (rientro dei debiti con la banca, tfr, inps, consulenze, burocrazia, ecc.). Come normale in questi casi, i tempi per sbloccare fondi istituzionali sono lunghi, sempre ammesso che ci si riesca, e per questo abbiamo deciso di fare affidamento, almeno in parte, sui soldi che ci avete donato grazie alla campagna lanciata da Ilaria. Visto che le donazioni non andranno a finanziare la riapertura de La Pecora Elettrica ma serviranno invece a sostenere noi proprietari in questa fase delicata, avrete la possibilità di annullare la vostra donazione, cliccando su questo link e seguendo la procedura entro il 6/12/2019: https://bit.ly/35RBBD8. Grazie qualsiasi decisione prenderete.
La Pecora Elettrica è ovunque.
L'incendio alla Pecora Elettrica e i locali di Centocelle sotto attacco
La Pecora Elettrica è stata incendiata la prima volta il 25 aprile. Grazie a una grande campagna di solidarietà, erano stati raccolti migliaia di euro per la sua riapertura, che sarebbe dovuta avvenire il 7 novembre. Ma la notte prima dell'inaugurazione, qualcuno ha dato nuovamente i locali alle fiamme. Se inizialmente si era pensato a un attacco di matrice politica, con il secondo attentato incendiario è emerso chiaramente che la direzione in cui guardare è invece quello della criminalità organizzata. In molti hanno puntato il dito sull'intensa attività di spaccio del parchetto in via delle Palme, proprio di fronte La Pecora Elettrica. Secondo chi indaga però, l'attività criminosa nel parco è soprattutto di second'ordine, non di livello tale da giustificare questo livello di violenza e intimidazione. Solo un mese prima era stata data alle fiamme la pizzeria di fronte La Pecora Elettrica: non si sa ancora se i due episodi siano collegati.
Tre giorni dopo La Pecora Elettrica è stato incendiato anche il Baraka Bistrot, a un minuto a piedi da via delle Palme. Solo il giorno prima aveva espresso la sua solidarietà a Danilo e Alessandra: il 9 novembre, qualcuno ha dato fuoco anche al suo locale. La situazione è diventata così preoccupante che il Comitato ordine pubblico e sicurezza che si è tenuto il 15 novembre ha dato largo spazio proprio a Centocelle. Le indagini continuano, chi ha appiccato i roghi non ha ancora un nome e un volto: e intanto esperienze importanti come La Pecora Elettrica chiudono, e decidono di non riaprire più.