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Incendio Tmb Salario, una nube tossica su Roma: ecco i rischi e le precauzioni da prendere

A stare attenti devono essere soprattutto i bambini e gli anziani con patologie respiratorie come l’asma o la bronchite cronica, che vanno protetti dall’inalazione di queste polveri sottili, ma a rischio sono tutti coloro che soffrono anche di una semplice rinite o di un raffreddore passeggero. Cosa fare lo spiega il Prof. Gennaro D’Amato.
A cura di Flavia Grossi
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In merito ai rischi connessi all'incendio del Tmb Salario dove da questa mattina all'alba bruciano tonnellate di rifiuti, il Prof. Gennaro D'Amato (presidente della commissione su variazioni climatiche, inquinamento atmosferico e asma bronchiale della WAO), chiarisce i rischi, i soggetti più vulnerabili e le precauzioni da usare nelle prossime ore.

Quanto è preoccupante la nube di fumo che si è levata sul cielo di Roma in seguito all'incendio del Tmb Salario?

Quando c'è una discarica diventa abbastanza preoccupante. Tutto quello che il nostro naso avverte anche come fatto gradevole, come i profumi, nei soggetti allergici, asmatici o con patologie respiratorie ostruttive è un danno, perché chiaramente si liberano polveri sottili che penetrano in profondità nelle vie aeree e che vengono inalate. Quindi già per un soggetto sano inalare sostanze inquinanti è un fattore pro-infiammatorio, immaginiamo cosa accade nei bambini asmatici, in questo periodo molte persone oltretutto stanno a letto per influenze che interessano anche l'apparato respiratorio, se aprono le finestre o comunque la commistione che esiste dell'aria esterna con l'aria interna, si trovano a respirare sostanze inquinanti che non sono una panacea, anzi sono aggressive per l'apparato respiratorio.

Quindi lei consiglia di chiudere le finestre?

Quando è possibile sì, entro certi limiti, perché anche quando fa freddo noi consigliamo: "se potete aprite le finestre ogni tanto, in modo da far cambiare l'aria". Adesso se l'aria esterna è inquinata è meglio stare dentro almeno il soggetto che inala, ha un'inalazione di inquinanti in misura ridotta. Il messaggio è questo: se c'è una parte da cui non vengono i fumi, aprite anche un pochino le finestre, altrimenti se tutta la zona è inquinata, cercate di stare dentro senza aprire le finestre.

Chi sono i soggetti più a rischio?

Gli anziani con la BPCO (Broncopneumopatia Cronica Ostruttiva), la bronchite cronica asmatica e con l'enfisema, per non parlare di quelli che sono in ossigeno-terapia, in questo caso dovrebbero aumentare l'ossigeno che fanno da due a tre litri al minuto, lo dico come fattore medio. Per quanto riguarda i bambini e i soggetti asmatico o allergici è il caso di non usare soltanto il cosiddetto "ventolin", in questo caso non va bene perché è soltanto un palliativo che non agisce come anti infiammatorio, ma serve soltanto a dilatare i bronchi, quindi se sono asmatici i bronco-dilatatori vanno usati con corticosteroidi: quelli che le linee guida ministeriali, internazionali ecc. consigliano.

Attenzione a respirare comunque con il naso, questo è rivolto soprattutto a chi soffre di rinite, curatevi con gli spray perché il naso riscalda, umidifica, depura l'aria. Quando il naso è ostruito si è costretti a respirare a bocca aperta e più facilmente si inalano inquinanti che vanno a determinare problemi all'apparato respiratorio inferiore.

Cosa consiglia a chi è costretto a muoversi per la città? Penso ai lavoratori, ai pendolari, ai bambini che vanno a scuola…

Lì è il problema, andrebbero bene le mascherine però quelle con il filtro centrale rotondo, che usiamo nelle sale operatorie: le cosiddette "ff" con la sigla della Comunità europea, però vanno bene per al massimo una giornata poi vanno cambiate, hanno un loro costo. Chi vuole stare abbastanza protetto vada a comprarle in farmacia o nei negozi per articoli sanitari.

Per quanto riguardo il bucato steso, le piante, gli orti, la contaminazione delle acque, c'è un rischio?

Dipende dall'entità e per quanto tempo dura, è evidente che se ci sono delle polveri queste vanno a impregnare un po' tutto. Quindi se è un incendio che dura solo poche ore o al massimo una giornata il rischio per le colture o le acque non è poi così notevole, è chiaro per i panni che se si è in prossimità dell'incendio bisognerebbe evitare di stenderli.

Per chi, per esempio, ha animali domestici in giardino?

Andrebbero protetti, tenuti in ambienti interni, molto meglio che in esterno, perché poverini soffrono anche loro.

In caso dovesse piovere la situazione migliorerebbe o peggiorerebbe?

In questo caso sarebbe preferibile, perché la pioggia butta giù gli inquinanti. Quando si tratta di allergie in primavera invece la situazione peggiora, ma parlo di primavera con il polline in aria, adesso per fortuna di pollini pericolosi non ce ne sono per cui se piove è preferibile perche la pioggia lava l'aria e butta al suolo gli inquinanti

Però allo stesso tempo non ci sarebbe un rischio maggiore di inquinare le acque?

Che la pioggia possa lavare l'aria è un dato certo , in questo periodo è preferibile che piova piuttosto che non, però è chiaro che diluisce il tutto, ma dipende dall'entità dei fumi e da quanto dura l'incendio, questo è il problema.

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