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Giuseppe, 23 anni, morto di overdose ai Parioli. La ragazza: “Mia la scritta sul petto, solo un gioco”

La fidanzata di Giuseppe è accusata di aver fornito la droga al ragazzo, trovato morto dalla madre per overdose. Ha ammesso di aver scritto sul petto del ragazzo: “Mi hai lasciato sola tutta la notte, mi vendicherò”.
A cura di Enrico Tata
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"Mi hai lasciato sola tutta la notte, mi vendicherò". A scrivere questa frase sul petto di Giuseppe De Vito Piscicelli, 23 anni da compiere, è stata la fidanzata. "Siamo stati insieme tutta la notte", ammette la ragazza nel corso dell'interrogatorio in commissariato. Il suo racconto è pieno di "non ricordo", prima conferma, poi ritratta e infine dice: "Quelle parole le ho scritte io, ma con il pennarello, mica con il rossetto. Ma era un gioco, per me era solamente un gioco". Quando è uscita da casa di Giuseppe, un lussuoso appartamento in viale di Villa Grazioli, ai Parioli, Roma, "lui non era morto". Poi ritratta: "No, non lo so, non lo so". Va via intorno alle 7 di mattina. Il 23enne viene ritrovato morto dalla mamma intorno alle 12. Ancora nel suo letto e con il pigiama. Sul petto la misteriosa scritta arancione. La morte probabilmente dovuta a overdose, ma l'ipotesi dovrà essere confermata dall'autopsia sul corpo del giovane, che è stata effettuata mercoledì pomeriggio dal professor Luigi Cipolloni dell'Università La Sapienza.

L'accusa per la fidanzata di Giuseppe: gli avrebbe fornito il metadone

La ragazza, coetanea di Giuseppe, è accusata di aver fornito la droga al suo fidanzato. Il metadone che l'avrebbe ucciso, stando a quanto ricostruito dagli investigatori del commissariato Parioli-Salario, glielo avrebbe passato proprio lei. I due si erano conosciuti in comunità, entrambi avevano problemi di droga e probabilmente la ragazza ha portato a casa di Giuseppe la sua dose quotidiana di metadone  presa al Sert. Non è chiaro in che modo sia potuta uscire dal centro con la sostanza stupefacente, dato che, queste sono le regole di questo tipo di strutture di assistenza per tossicodipendenti, la droga va consumata solo all'interno del Sert. Il pm che coordina le indagini, Mario Dovinola, le contesta la morte in conseguenza di altro reato, cioè proprio la cessione del metadone al ragazzo. "Bisogna lottare tutti i giorni, lottare per tutta la vita, per non lasciarsi andare", scriveva Giuseppe De Vito Piscicelli solo sabato scorso sul suo profilo Facebook.

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