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Giovane clochard trovato morto di freddo alla stazione: aveva solo 30 anni

Un uomo di 30 anni, senza fissa dimora, è stato trovato senza vita a Stazione Tiburtina. È il secondo decesso di un senza tetto in una settimana. Emergenza freddo: dall’8 gennaio 165 posti in più per l’accoglienza dei senza fissa dimora fino al 30 aprile.
A cura di Valerio Renzi
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Un giovane uomo di trent'anni è stato trovato senza vita ieri sera nella zona della Stazione Tiburtina. Si tratta di un senza tetto di nazionalità romena. A dare l'allarme un altro clochard che, quando si è reso conto che l'uomo, avvolto in una coperta, non rispondeva più e non dava segni di svegliarsi, ha chiesto aiuto.

Purtroppo il personale sanitario giunto sul luogo non ha potuto fare niente se non constatare il decesso dell'uomo. Sul corpo non ci sarebbero segni di violenza, e apparentemente (solo l'autopsia darà certezze sulla causa della morte) si tratterebbe di una morte naturale, forse per un arresto cardiaco dovuto al freddo. Dell'episodio si occupano gli agenti del commissariato di Porta Pia.

Solo alcuni giorni fa un'altra persona senza fissa dimora, questa volta una donna di circa 50 anni proveniente anche lei dall'Est Europa, è stata trovata senza vita all'interno del parco delle Valli.

Piano freddo: 165 posti in più per chi vive in strada

La scorsa settimana l'amministrazione comunale ha annunciato l'incremento dei posti a dormire per i senza fissa dimora. Dall'8 gennaio 165 nuovi posti di accoglienza 24 ore su 24 saranno allestiti in varie zone della città. "Per il piano freddo quest'anno abbiamo consolidato nel bilancio lo stanziamento portato lo scorso anno a 1 mln di euro. Con una prima procedura abbiamo messo a disposizione 166 posti in h4 e 80 e in h9 che coprono l'accoglienza diurna. – ha spiegato l'assessora alle Politiche Sociali Baldassarre – Per quella notturna ci sono complessivamente 159 posti h24 e 47 h15 per un totale di 206, cui si aggiungono i 50 del San Michele già resi permanenti durante tutto l'anno".
Assistenza che non sarebbe possibile senza "realtà come Centro Astalli, Comunità di Sant'Egidio, Caritas, Esercito della Salvezza, Opera Don Calabria: le loro strutture, finanziate dall'amministrazione capitolina, assicurano pasti e servizi. Roma capitale è il perno della rete di solidarietà che ogni giorno salva migliaia di persone tramite un lavoro sobrio, silenzioso e insostituibile", ha spiegato ancora Baldassarre.

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