video suggerito
video suggerito
Bambina picchiata a Genzano da Federico Zeoli

Genzano, ancora in ospedale bimba picchiata da Federico Zeoli: la madre affidata a una casa famiglia

La bambina di 22 mesi picchiata da Federico Zeoli, il compagno della madre, si trova ancora in ospedale. Le sue condizioni sono migliorate, ma sta ancora facendo la riabilitazione. Le sorelle si trovano in una struttura protetta. Dopo le varie apparizioni in televisione, anche la madre è stata trasferita in una casa famiglia.
A cura di Natascia Grbic
1.064 CONDIVISIONI
Video thumbnail
Immagine
Attiva le notifiche per ricevere gli aggiornamenti su

È ancora ricoverata la piccola di 22 mesi picchiata a Genzano dal compagno della madre, Federico Zeoli. Le sue condizioni sono migliorate, ma deve continuare a seguire la riabilitazione: per questo non è ancora uscita dall'ospedale Bambin Gesù, dove si trova dal giorno in cui è stata ridotta in fin di vita dall'uomo. Le due sorelline sono state affidate a una struttura protetta e sia loro, sia la piccola ancora ricoverata, sono seguite dagli assistenti sociali sin dall'inizio di questa brutta vicenda. Nonostante nei suoi confronti non siano state formulate accuse, la madre non può vederle né sapere dove si trovano. E sembra che anche lei, dopo le numerosi apparizioni fatte in televisione e le dichiarazioni ai giornali, sia stata affidata a una casa famiglia di Roma. L'uomo che ha ridotto in fin di vita la piccola di 22 mesi, invece, si trova in carcere con l'accusa di tentato omicidio: già in precedenza era stato denunciato per stalking e lesioni.

Bimba picchiata a Genzano, il compagno della madre: "Non smetteva di piangere"

Federico Zeoli si trovava a casa da solo con due delle tre figlie della compagna la mattina del 14 febbraio. Secondo quanto raccontato dalla donna agli inquirenti, quando lei sarebbe tornata a casa avrebbe trovato la piccola in fin di vita. Lì, la corsa prima all'ospedale di Genzano (chiuso da anni) e poi al Bambin Gesù di Roma. Quando i medici hanno preso in custodia la piccola, hanno visto che il corpicino era pieno di lividi e morsi, alcuni dei quali risalenti a diverso tempo prima. Le forze dell'ordine sono allora tornate indietro e sono andare dal compagno della madre. "La bambina piangeva troppo, non ce la facevo più a sentirla. Così l‘ho picchiata fino a che non ha smesso di respirare": questa, la sua spiegazione. L'uomo è stato arrestato e portato in carcere. Sono passate quasi tre settimane e la bimba si trova ancora in ospedale, anche se non è più in pericolo di vita.

1.064 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views