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Finisce l’ultimo psicodramma grillino: sfiduciata la fedelissima di Raggi Roberta Della Casa

Accuse durissime tra la ormai ex minisindaca del IV Municipio e la sua maggioranza. “Mi trovo qui per caso, non sono mai stata sostenuta da questo gruppo”, ha sostenuto Roberto Della Casa, mentre i consiglieri del Movimento 5 stelle hanno parlato di una presidente “presuntuosa, arrogante ed egoista”.
A cura di Valerio Renzi
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Ultimo atto per la maggioranza del Movimento 5 stelle e per la presidenza di Roberta Della Casa in IV Municipio. La minisindaca della Tiburtina, considerata una fedelissima della sindaca Virginia Raggi, è stata sfiduciata in aula dalla sua maggioranza. È l'epilogo dell'ultimo psicodramma grillino, così dopo il III, l'XI, l'VIII un quarto municipio pentastellato cade per colpa delle beghe interne al rissoso Movimento 5 stelle romano.

La rottura tra Della Casa e la sua maggioranza era conclamata e insanabile da mesi, tra accuse incrociate e veleni. La scelta di staccare la spina arriva solo a certificare la fine dell'esperienza di governo che era già conclamata da mesi, ed è un'altra tegola per la sindaca la cui ricandidatura sembra al momento tutt'altro che una certezza, anche se in campo per il momento nel M5s c'è solo la presidente del VI Municipio Monica Lozzi che ormai non nasconde più la sua ambizione.

Ora Raggi dovrà decidere un commissario per guidare il IV Municipio fino alle elezioni, e non è escluso che la scelta cada proprio su Della Casa. Un'eventualità che porterebbe a uno strappo definitivo all'interno del Movimento 5 stelle del territorio e il Campidoglio. Su questa eventualità ha messo le mani avanti anche il Partito Democratico: Un tale esito non può che rafforzare l'idea che a condurre il Municipio fino alle prossime elezioni non possa essere la stessa Della Casa o altro membro della sua Giunta, per questo, il Partito Democratico del IV Municipio ha già presentato una petizione online alla sindaca Raggi affinché scelga un commissario diverso.

Roberta Della Casa (M5s): "Mi trovo qui per caso"

La diretta interessata oggi nel suo ultimo discorso da presidente si è tolta qualche sassolino dalla scarpa, parlando di "commozione e lacrime strumentali e teatrali" da parte dei suoi colleghi di partito, spiegando poi di essere stata "scelta all'interno del gruppo territoriale del M5S con l'inganno perché la mia disponibilità in altri ruoli sarebbe stata scomoda". Della Casa ha quindi spiegando di sostenere di essersi trovata a ricoprire un ruolo per il quale "non ero pronta". "Mi trovo qui per caso, non sono mai stata sostenuta da questo gruppo che ha fatto parecchi prigionieri", ha dichiarato.

"Va contro il regolamento e il codice etico del Movimento, che vieta la sfiducia nei confronti dei suoi sindaci e presidenti eletti: 15 persone non sono rappresentative del M5S – ha spiegato –  Una mossa con cui si tenta di giocare una partita politica in vista delle amministrative 2021 tra chi si impegna e chi rinnega gli impegni presi". Inoltre ha criticato i consiglieri per aver proposto la sfiducia in un momento "di emergenza senza neanche poter avere una discussione di persona".

Infine Della Casa ha ringraziato gli esponenti dell'opposizione: "Non hanno mai sconfinato negli insulti o nello sgarbo", il che segna "la differenza tra chi fa politica e chi non la sa fare, questo ringrazio Giovanni Ottaviano (Fdi), per le critiche costruttive, Roberto Santoro (Lega), per la simpatia e il rispetto istituzionale, Giorgio Trabucco (Lista Marchini), per l'educazione e l'impegno, Luca Scerbo Polverato (Fdi), mai offensivo e sempre disponibile ed Emiliano Sciascia (Pd), mio predecessore che forse più degli altri comprende la mia situazione". Concludendo ringraziando la sindaca e ribadendogli la sua fedeltà: "Il grazie più grande è per Virginia Raggi: donna minuta, gentile ma con una forza fuori dal normale. Intelligente, combattiva e della quale mi onoro di essere al fianco".

Movimento 5 stelle contro Della Casa: "Inadeguata ed egoista"

Della Casa ha replicato alle durissime parole della capogruppo del Movimento 5 stelle Germano Di Pietro: "Non ha ascoltato i cittadini, non ha ascoltato i consiglieri, non ha ascoltato i consigli di persone più autorevoli di noi. In questi quattro anni abbiamo visto la sua ambizione e la sua presunzione: le manca tanto il senso della realtà ed à stato davvero difficile provare a ricondurcela. Per favore, non dica che stiamo riconsegnando il Municipio a ‘Mafia Capitale', perché lo stiamo riconsegnando a Roma e lo facciamo solo per toglierlo a una persona incorreggibile e inadeguata come presidente di un territorio, che ha bisogno di un presidente che stia tra la gente, non al di sopra della gente".

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