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Fece esplodere la casa: chiesto l’ergastolo per Giovannina, 84 anni accusata di strage

Chiesto l’ergastolo per Giovannina Serra, l’84enne accusata di strage che il 20 gennaio del 2015 fece esplodere il suo appartamento con una bombola del gas provocando la morte di un vicino e il ferimento di 21 persone. Secondo l’accusa la donna era lucida e pienamente consapevole delle sue azioni.
A cura di Valerio Renzi
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L'appartamento esploso in via Galati
L'appartamento esploso in via Galati

La procura di Roma ha chiesto l'ergastolo per Giovannina Serra, l'84enne accusata di strage per motivi abietti, che il 20 gennaio del 2015 fece esplodere una bombola di gas nell'appartamento di sua proprietà in via Galati, periferia est della capitale, provocando la morte di un uomo di 51 anni e 21 feriti di feriti. Il pm Pantaleo Polifemo ha ritenuto che nel comportamento della donna non potesse essere contemplata nessuna attenuante, arrivando così a chiedere il massimo della pena.

Il 26 settembre la parola passerà alla difesa per l'ultima udienza prima della sentenza da parte della I Corte d'Assise di Roma. La donna aveva vissuto fino a poco tempo prima nell'appartamento dal quale aveva ricevuto lo sfratto. Il risentimento si era poi trasformato in rabbia omicida. La donna, rintracciata nell'appartamento nel quale si era trasferita, non era in condizioni d'indigenza e sarebbe perfettamente in grado d'intendere e di volere.

Oggi in aula, secondo quanto riportato da il Messaggero, Giovannina Serra ha dichiarato di essere "una vittima", di "una truffa", di "una trappola", a suo dire ordita ai suoi danni dalla marito e dai figli

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