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Esplosa nella notte una bomba artigianale contro la sede del gruppo ultras degli Irriducibili

Una forte esplosione ha spaventato i residenti di via Amulio, all’Appio Tuscolano. La saracinesca della sede degli Irriducibili, il gruppo ultras della Lazio, è stata danneggiata da una bomba artigianale. Aperta un’indagine: si indaga nel mondo del tifo organizzato, ma non è escluso il movente politico.
A cura di Tommaso Franchi
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Un ordigno artigianale è stato fatto esplodere nella notte da ignoti in via Amulio, danneggiando la saracinesca della sede degli degli Irriducibili, il gruppo ultras della Lazio. I residenti sono stati svegliati nella notte dal boato della deflagrazione e sul posto sono giunte le forze dell'ordine. Sul posto ancora questa mattina gli agentidella Digos e del Commissariato Appio, accompagnati dalla scientifica. Sull'episodio è stata aperta un'inchiesta: alcuni elementi per risalire ai responsabili del gesto potrebbero arrivare dalle immagini delle telecamere di videosorveglianza della zona, già acquisite dagli agenti per i primi accertamenti.

Si indaga nel mondo ultras, non escluso movente politico

La pista più accreditata al momento è quella di un regolamento di conti, di un segnale, da ricondurre alle rivalità all'interno del mondo del tifo organizzato. Ma non è esclusa la matrice più prettamente politica essendo il gruppo della Curva Nord con marcate simpatie di estrema destra. Solo due mesi a quanto accaduto a Casal Bertone due mesi fa era stato preso d'assalto un bar luogo di ritrovo del gruppo ultras giallorosso dei Roma. Tra i feriti un 48enne  risultato sottoposto a Daspo. Ieri una rappresentanza della Curva Nord ha deciso di non assistere al match di campionato tra Lazio e Atalanta, per protestare contro il caro biglietti. All'origine la decisione di non far entrare uno striscione di protesta, che ha mandato su tutte le furie uno spicchio dei tifosi della Lazio. Nei giorni scorsi diversi membri degli Irriducibili sono stati sottoposti a Daspo per aver esposto lo striscione "Onore a Benito Mussolini" a Milano, a due passi da piazzale Loreto, in occasione della trasferta per seguire la Lazio contro il Milan.

Chi sono gli Irriducibili

Soltanto da tre anni gli Irriducibili sono tornati in Curva Nord, dopo un periodo di assenteismo dovuto a divisioni interne e a feroci contestazioni verso la società a capo della Lazio. La loro storia ha origine nel 1987, quando in un Lazio-Padova scelsero di prendere posto sul "muretto centrale" del settore, dal quale avrebbero diretto cori e coreografie fino ai primi anni 2000. Nel corso degli anni il loro modo di intendere il tifo è diventato uno stile comune e un punto di riferimento per i vari gruppi ultras d'Italia, sia per motivi politici che per la capacità di aver trasformato un semplice gruppo di tifosi in un vero e proprio brand, grazie anche alla vendita di biglietti e di merchandising. Dopo alcune frammentazioni interne, dovute soprattutto a una serie di inchieste e di arresti, gli Irriducibili hanno ripreso per mano la Curva Nord nell'estate del 2016, sotto la guida di Fabrizio Piscitelli, conosciuto come Diabolik, una lunga serie di guai con la giustizia alle spalle anche per traffico di sostanze stupefacenti. Da qui la sezione più nota della tifoserie organizzata biancoceleste è andata sulla bocca di tutti per vari motivi: prima la presunta colpa per gli adesivi di Anna Frank con la maglia della Roma attaccati dentro lo Stadio Olimpico, poi per un volantino  contro la presenza delle donne nelle prime dieci file del settore più caldo dello stadio Olimpico.

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