Emergenza freddo, la denuncia di Baobab: “Posti vuoti dentro la stazione, i migranti tenuti al gelo”
Una situazione paradossale alla Stazione Tiburtina ieri notte. All'interno, ben visibili dalle vetrate si trovavano decine di brandine e materassini vuoti destinati ad accogliere chi si trova a vivere in mezzo alla strada e con queste temperature rischia di morire congelato. All'esterno almeno venti persone costrette al gelo. La denuncia arriva dagli attivisti di Baobab Experience che, anche dopo lo sgombero del campo di piazzale Maslax continuano la loro opera di sostegno ai migranti transitanti e in situazioni di fragilità nei pressi della stazione, punto di ritrovo e orientamento di chi arriva nella capitale.
"Abbiamo consegnato una lista di 24 persone che questa notte si sarebbero trovate a dormire in strada – spiegano – Di queste solo cinque sono state accolte, quelle le cui condizioni sono state giudicate di maggiore vulnerabilità. Gli altri, tutti giovani e giovanissimi, sono stati tenuti all'esterno per ragioni a noi inspiegabili". "La Sala Operativa Sociale del comune ci ha risposto che i posti erano già ‘prenotati' per altre emergenze, che provano a fare il possibile per aiutare tutti, ma la realtà dei fatti è che brandine e materassini sono stati vuoti per tutta la notte. Non vorremmo che si trattasse di un comportamento punitivo, volto ad allontanare i migranti dalla zona di Tiburtina", aggiungono.
Ieri il Campidoglio ha fatto il punto sul sistema d'accoglienza in seguito all'allerta meteo della Protezione Civile Regionale in relazione all'abbassamento delle temperature, attivando l'apertura delle stazioni della metropolitana di Piramide e Flaminio, e mettendo a disposizione 80 posti letto all'interno delle stazioni di Termini e Tiburtina e nella Casa di Riposo di Roma Tre. Posto che si aggiungono ai 235 posti dell'accoglienza notturna garantiti dal comune, che sommati a quelli attivati da enti di volontariato e dai municipi raggiungono la cifra di 1533 posti letto per i senza fissa dimora, secondo quando reso noto dall'assessorato alle Politiche Sociali.
Ieri a segnalare le criticità era sta la Croce Rossa di Roma per bocca della sua presidente Debora Diodati: "Il piano freddo del Campidoglio a cui anche noi stiamo partecipando non riesce ancora a raggiungere i grandi numeri di quel popolo estremamente fragile di clochard che vive nella nostra città, così come non può essere sufficiente l’impegno del volontariato, sebbene le nostre unità di strada battano ogni angolo dei nostri quartieri”. “Siamo ormai in una situazione di vera emergenza, che si ripete ciclicamente ogni anno. E come ogni anno, si contano purtroppo anche le vittime”, ha concluso. Sono già tre le persone morte di freddo per le strade di Roma questo inverno. L'ultima vittima un cittadino polacco di cinquant'anni, trovato senza vita in piazza Lorenzo Lotto all'Ardeatino. L'uomo è stato trovato senza vita su di una panchina dove aveva passato la notte tentando come poteva di proteggersi dal gelo.