Crolla la Chiesa dei Falegnami a Roma: la procura apre un’inchiesta per disastro colposo
Mentre la Procura di Roma ha aperto un'inchiesta per disastro colposo sul crollo del tetto della chiesa di San Giuseppe dei Falegnami a Roma, in tanti continuano a sottolineare come ieri pomeriggio si è sfiorata una strage. Situata ai piedi del Campidoglio, San Giuseppe dei Falegnami è nota anche come la "chiesa dei matrimoni" a Roma, una delle location per convolare a nozze più gettonate grazie anche alla vista sui Fori Imperiali. È stato solo un caso che nel pomeriggio di ieri la navata fosse deserta, solo per una fortunata coincidenza i visitatori che si trovavano nel Carcere Mamertino al di sotto della Chiesa non hanno subito conseguenze.
"Ci è crollato il mondo addosso, uno si sposa una volta nella vita. Inizialmente abbiamo pensato che sfortuna… poi riflettendo sul fatto che sarebbe potuto accadere anche domenica, quando dovevamo sposarci noi, con 150 invitati forse qualcuno ci ha protetto da una strage… Ora stiamo andando a vedere San Marco la chiesa di fronte dove abbiamo trasferito subito il matrimonio", così Roberto Apostolico e Sara Minasi, che domenica si sarebbero dovuti sposare proprio nella chiesa venuta giù. La politica e i cittadini intanto si interrogano sullo stato di salute dello sterminato patrimonio artistico e monumentale della Città Eterna, che senza manutenzione rischia di diventare una pericolosa trappola.
Nel 2015 la chiusura del cantiere degli ultimi lavori di restauro con lo stazionamento di fondi pubblici e del Vaticano per 747mila. Tre anni per il "risanamento conservativo" della chiesa all'interno del Foro Romano. I lavori, che hanno visto tra le altre cose la sostituzione di una parte della pavimentazione e delle tegole del tetto, non hanno però riguardato le strutture dell'edificio. Ora saranno gli inquirenti a stabilire di chi è la responsabilità di quanto accaduto. I vigili del fuoco fanno sapere che al momento ci sono "solo ipotesi" sulle cause del crollo e che solo nei prossimi giorni i sopralluoghi in corso sapranno dire la ragione del collasso del tetto.
Secondo il Vicariato il crollo è avvenuto "improvvisamente e in modo del tutto imprevedibile, senza alcun segno premonitore". "L’Ufficio tecnico del Vicariato – si legge in una nota – in collaborazione con tutte le autorità competenti si è subito attivato per le urgenti opere di messa in sicurezza, in particolare delle importanti opere d’arte conservate all’interno, in corso di recupero da parte dei Vigili del Fuoco, alla presenza di funzionari della Soprintendenza e dei Carabinieri del Nucleo tutela dei Beni Culturali. Nei prossimi giorni verranno attivate tutte le procedure per i rilievi dell’edificio e gli accertamenti sulle cause che hanno provocato il crollo, cui seguirà l’elaborazione delle ipotesi progettuali per il ripristino della copertura crollata".
L'associazione Italia Nostra, che da anni si occupa della tutela del patrimonio culturale e paesaggistico italiano, ha fatto appello al ministro dei Beni Culturali Alberto Bonisoli affinché "venga fatta, immediatamente, una mappatura ed una valutazione dello stato di salute dell’intero patrimonio delle chiese romane e delle opere d’arte in esse contenute. La grave perdita subita ieri per il crollo del tetto e del bel controsoffitto a cassettoni indica un’ emergenza assoluta e l’indifferibilità di tale operazione".