Contagiò 32 donne con l’Aids, Valentino condannato a 24 anni. Caduto reato di epidemia dolosa
Valentino Talluto è stato condannato a 24 anni di carcere. Così hanno deciso i giudici della III Corte d'Assise di Roma dopo una camera di consiglio durata oltre dieci ore. E' caduta l'accusa per il reato di epidemia dolosa, per la quale i pm avevano chiesto la condanna all'ergastolo. La corte ha riconosciuto solo il reato di lesioni aggravate. Talluto non ha avuto reazioni alla lettura del dispositivo, mentre le sue vittime hanno pianto e si sono abbracciate.
Nell'aula bunker di Rebibbia è il giorno della sentenza per Valentino Talluto, il 32enne accusato di aver contagiato con il virus dell'Hiv trenta donne con rapporti sessuali non protetti. Nel corso della sua requisitoria il pubblico ministero Elena Neri aveva chiesto per l'imputato l'ergastolo con isolamento in carcere per due anni: "Su questi contagi c'è la firma dell'imputato", aveva detto la pm. Di parere opposto la difesa di Talluto, che deve rispondere di lesioni gravissime ed epidemia dolosa: "È stato irresponsabile dal punto di vista colposo ma non voleva trasmettere il virus. È stato un momento di leggerezza", ha sostenuto nel corso della sua arringa difensiva l'avvocato Maurizio Barca. Il legale aveva poi aggiunto: "Valentino non è il terrorista che si fa esplodere in una piazza davanti a 50 donne. È stato descritto come un mostro, ma le ragazze lo conoscono bene e sanno che Valentino non è quel mostro".
Processo a porte aperte per interesse sociale
Il processo che vede imputato Valentino Talluto si svolge a porte aperte per decisione della Terza Corte di Assise di Roma, in virtù "dell'interesse sociale del dibattimento in oggetto". Nel corso dell'udienza odierna hanno preso la parola prima il pm e poi gli avvocati di due delle ragazze che sarebbero state contagiate dal 32enne, presente in aula nella cella di sicurezza. Quindi è toccato nuovamente all'avvocato difensore di Talluto. Al termine degli interventi la Corte si è ritirata per deliberare: si stima che la sentenza potrebbe arrivare nel primo pomeriggio.